Nuova Delhi: l'offensiva contro i ribelli maoisti continua
Il Ministro dell'interno indiano: «Libereremo il paese dalla minaccia dei Naxalite»
PATNA - L'India proseguirà la sua offensiva contro i ribelli maoisti, che ieri hanno brutalmente ucciso in un agguato nel centro del paese 76 membri delle forze paramilitari federali. Lo ha detto oggi il ministro dell'Interno indiano Palaniappan Chidambaram, che si è recato sul luogo della strage, nello Stato di Chhattisgarh.
Quello di ieri è stato il singolo attacco più sanguinoso subito dalle truppe governative da quando 43 anni fa i ribelli maoisti hanno iniziato la loro guerriglia. Il ministro ha reso omaggio alle vittime, assicurando che il governo non ripiegherà di fronte ad azioni simili. «Mentre seppelliamo i nostri morti, dobbiamo mantenere i nervi saldi e continuare quello che stavamo facendo, ossia liberare l'India dalla più grave minaccia per la sua sicurezza interna, i Naxaliti», ha detto, utilizzando il soprannome dei ribelli maoisti. Si tratta di un difficile compito, e «ci vorranno altri due o tre anni», ha aggiunto.
Ieri mattina una pattuglia delle forze paramilitari è stata attaccata in un distretto di Chhattisgarh, una regione forestale diventata una roccaforte maoista. Spediti sul posto, i rinforzi di polizia sono stati a loro volta presi come obiettivo.