I Talebani rivendicano l'attacco al consolato americano
Telefonata all'Afp: «L'attacco sferrato a Peshawar è in rappresaglia ad attacchi dei droni USA
MIRANSHAH - Un portavoce dei talebani del Pakistan, alleati di al Qaida, ha rivendicato con una telefonata all'Afp l'attacco sferrato oggi contro il consolato americano a Peshawar, principale città del nord ovest pachistano.
LA RIVENDICAZIONE - Rivendichiamo l'attacco al consolato americano, in rappresaglia degli attacchi dei droni» statunitensi, che lanciano quasi quotidianamente dei missili nel nord-ovest del Pakistan sui feudi talebani e di al Qaida, ha dichiarato via telefono da una località sconosciuta Azam Tariq, portavoce del Movimento dei talebani del Pakistan (Ttp). «Disponiamo di 2.800-3.000 fedayin, compiremo altri di questi attacchi e prenderemo di mira tutti i posti dove si trovano gli americani», ha detto ancora il portavoce del Ttp. Da 10 a 15 «insurgent islamici» hanno tentato di penetrare nell'enclave del consolato. Un primo kamikaze ha fatto esplodere la bomba che portava addosso ad un posto di blocco all'ingresso della rappresentanza americana innescando la reazione delle forze dell'ordine. Complessivamente sono morte sei persone, uccisi quattro assalitori e un poliziotto.