12 ottobre 2025
Aggiornato 14:00
Cina

Soccorritori entrano nella miniera con 153 operai intrappolati

Bloccati da sei giorni a causa di un'inondazione. Tra di loro ci sono sei sommozzatori

PECHINO - I soccorritori sono entrati nella miniera di carbone nel nord della Cina dove 153 operai sono intrappolati da sei giorni a causa di un'inondazione. Lo ha annunciato l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua. I tredici soccorritori, tra i quali sei sommozzatori, sono entrati nella miniera di Wangjialing nel primo pomeriggio per aver un quadro della conformazione del luogo prima di inviare altri soccorritori, ha precisato l'agenzia. Non hanno registrato nuovi segnali di vita dai colpi inferti su un tubo, che sono stati avvertiti ieri.

Almeno 3mila soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per pompare l' acqua che ha invaso la grande miniera di carbone della provincia settentrionale di Shanxi. Il livello dell'acqua all'interno si è abbassato di oltre cinque metri da domenica, con i soccorritori che pompano circa 2mila metri cubi di acqua all'ora. I soccorritori hanno introdotto un tubo nella miniera; quando lo hanno recuperato, hanno constatato che i minatori vi avevano attaccato un filo di ferro. Questa prova di vita ha fatto sperare alle autorità di potere salvare i minatori intrappolati e hanno fatto scendere immediatamente dallo stesso tubo provviste e apparecchiature per comunicare, ha spiegato la Xinhua.

Gli sforzi arrivano al termine di una settimana particolarmente disastrosa per il settore minerario cinese. Quasi trenta persone sono morte e circa duecento sono ritenute disperse in cinque diversi incidenti. La sicurezza degli operai è spesso ignorata nelle miniere di carbone cinesi, considerate come le più pericolose del mondo e che forniscono quasi il 70 per cento del fabbisogno energetico del Paese. L'anno scorso, 2.631 persone sono morte nelle miniere di carbone cinesi, ossia circa sette morti al giorno.