Lutto a Mosca dopo gli attentati
Sale a 39 il bilancio dei morti. Nella notte deceduta una giovane donna
MOSCA - E' salito nella notte a 39 morti il bilancio del doppio attentato nella metropolitana di Mosca, opera di due donne-kamikaze entrate in azione attorno alle 8 del mattino, ora di punta per il traffico sotterraneo, quando i moscoviti si recano al lavoro. Nella notte è deceduta in ospedale una giovane donna che era stata ferita gravemente, riferiscono le agenzie di stampa russe.
Oggi a Mosca è giornata di lutto: bandiere a mezz'asta, lunghe code per deporre fiori sui luoghi degli attentati. Nella consapevolezza che il numero delle vittime può ancora salire - tra le decine di ricoverati in ospedale la metà versano in condizioni gravi o gravissime - e nel dubbio che la matrice caucasica ipotizzata per i due attacchi non sia l'unica possibile. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha evocato una «pista straniera», una congiuntura tra terrorismo nel Caucaso e cellule attive alla frontiera tra Afghanistan e Pakistan. «Non lo escludo, non posso escludere niente - ha detto il capo della diplomazia moscovita, secondo Interfax - sappiamo molto bene che vi sono terroristi clandestini molto attivi alla frontiera tra Afghanistan e Pakistan. Sappiamo che là vengono preparati molti attentati, forse portati a termine non solo in Afghanistan, ma in altri Paesi. A volte questi itinerari giungono sino al Caucaso russo».
Dure le prime reazioni delle autorità russe, che ora dovranno mettere in campo misure concrete per rassicurare il Paese. «I terroristi saranno annientati», ha promesso il premier Vladimir Putin, frase ripetuta dal presidente Dmitri Medvedev in serata. Il leader del Cremlino ha definito i terroristi «bestie selvagge».