19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Non sono terroristi dell'ETA

Agente ucciso in Francia: i «sospetti» sono pompieri

Lo dicono fonti catalane. Francia e Spagna hanno diffuso i filmati a seguito dell'omicidio

MADRID - Paradossale ma vero: cinque uomini identificati come sospetti componenti dell'Eta, coinvolti nell'omicidio del poliziotto francese ucciso martedì nella regione parigina, sono in realtà vigili del fuoco catalani in vacanza in Francia. Lo hanno rivelato organi di informazione spagnoli, citando il governo catalano e gli stessi vigili del fuoco.

Secondo il governo autonomo catalano, i cinque uomini «immortalati» dalle telecamere di sorveglianza in un supermercato di Dammarie-les-Lys, a sudest di Parigi, sono dei pompieri che si trovavano in Francia per praticare alpinismo. L'agenzia di stampa spagnola Europa Press ha aggiunto da parte sua che i vigili del fuoco della Catalogna hanno ricevuto le chiamate dei cinque uomini interessati, allarmati dalle rispettive famiglie che li avevano riconosciuti nelle immagini trasmesse dai mass media.

Un comunicato della polizia spagnola ha descritto ieri i cinque come «terroristi dell'Eta» e ha invitato la popolazione a «collaborare per identificarli e scovarli». Francia e Spagna hanno diffuso i filmati a seguito dell'omicidio, avvenuto martedì sera, di un poliziotto francese durante una sparatoria con sospetti membri dell'organizzazione separatista basca, che avevano appena rubato della auto nei pressi di Parigi. Le immagini, che risalivano al giorno precedente l'omicidio, mostrano cinque giovani all'ingresso del supermercato, due dei quali spingono un carrello.

La polizia francese ha arrestato uno dei membri del commando basco, un uomo di 27 anni che ha ammesso di far parte dell'Eta, Uno dei componenti del commando sarebbe Mikel Karrera Sarobe, alias «Ata», ritenuto dalla polizia il capo delle operazioni militari del gruppo. Un altro membro dell'Eta sarebbe stato identificato con «Ata»: Arkaitz Aguirregabiria del Barrio, responsabile della formazione dei nuovi membri dell'organizzazione. Interpellato al termine del Consiglio dei Ministri, il capo del governo socialista spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero si è limitato a dire che i membri dell'Eta ricercati in questa vicenda «non sono di secondo piano».