19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Costa Rica

Laura Chinchilla prima donna presidente del Costarica

Cattolica praticante, delfino del presidente Arias

SAN JOSE - Laura Chinchilla, attuale vicepresidente del Costa Rica, sarà la prima donna eletta Capo dello Stato centroamericano: la candidata del Partito di Liberazione Nazionale (liberal-democratico, attualmente al potere) ha infatti ottenuto il 47,6% delle preferenze, quasi sette punti percentuali oltre la soglia necessaria per evitare il ballottaggio. I due candidati avversari, Otton Solis (Partido de Accion Ciudadana, centrosinistra) e Otto Guevara (Movimiento Libertario, destra), avevano già riconosciuto la sconfitta dopo aver raccolto rispettivamente il 25% e il 21% delle preferenze.

Con il 93% del voto scrutinato il Pnl dovrebbe aggiudicarsi 23 deputati - due in meno rispetto all'attuale Parlamento - lontano quindi dalla maggioranza assoluta di 29; Pac e Ml avrebbero una decina di deputati ciascuno. L'astensione si è attestata attorno al 30%, quattro punti percentuali in meno rispetto alle elezioni del 2006.

Chinchilla - la cui vittoria stando ai sondaggi era quasi scontata, ma non al primo turno - promette di continuare la politica economica liberista dell'attuale presidente, il Premio Nobel per la pace Oscar Arias: soprattutto il governo porrà l'accento sulla lotta alla criminalità, dopo che negli ultimi anni il Paese - tradizionalmente stabile politicamente ed economicamente e che non possiede un esercito nazionale - è diventato luogo di transito per la droga diretta in Messico.

Il nuovo Presidente, cinquantenne, è politologa ed ha in passato ricoperto la carica di Ministro per la Sicurezza, curriculum che ha pienamente sfruttato in un campagna elettorale che ha visto al centro del dibattito la lotta alla criminalità. E' cattolica praticante, e si è detta contraria a riforme legali in contraddizione con i precetti religiosi. Chinchilla viene considerata il delfino di Arias, il quale ha promosso la sua candidatura mettendo al suo servizio le risorse di cui dispone il governo, cosa che ha guadagnato al Presidente uscente l'accusa di parzialità.