29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Maroni: «tra 2-3 mesi in Italia»

Tajani: «La UE riflette sull'introduzione dei body scanner»

Bocciati nel 2008. Bruxelles si pronuncerà su salute e privacy

ROMA - Arriveranno anche in Italia i primi body scanner per i controlli di sicurezza negli aeroporti. I primi saranno operativi tra due-tre mesi, negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni Roberto Maroni al termine dell'incontro all'Enac, con il ministro dei Trasporti Altero Matteoli e il presidente dell'Enac, Vito Riggio.

Tajani: «l'UE sta valutando» - Da Bruxelles intanto, il vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei Trasporti, Antonio Tajani, ha detto che l'Esecutivo Ue sta completando la valutazione di impatto sulla salute, le libertà e diritti fondamentali in caso di introduzione di queste apparecchiature. Attualmente sono soprattutto la Spagna e il Belgio ad avere espresso contrarietà all'introduzione dei «body scanner» negli aeroporti. la misura può essere decisa dalle politiche nazionali degli Stati membri, ma , ha sottolineato Tajani, sarebbe preferibile avere piuttosto una decisione europea in materia.

Nel 2008, l'Esecutivo Ue aveva ottenuto l'appoggio degli Stati membri (con qualche reticenza da parte della Germania), e la decisione di introdurre i 'body scanner' era stata accettata anche dalla Commissione Trasporti dell'Europarlamento, venendo poi bocciata dalla Plenaria. Se questa nuova valutazione fosse positiva, la Commissione Ue che si insedierà in febbraio potrebbe riproporla. Tajani, parlando con i cronisti, è sembrato comunque minimizzare affermando che «i rischi per la salute non sono eccessivi se c'è un passaggio rapido» dei viaggiatori attraverso i sistemi di controllo, e osservando che i nuovi dispositivi sono in grado di sovrapporre una silhoutte standardizzata all'immagine «nuda» delle persone controllate, mettendo in evidenza solo eventuali oggetti sospetti sul loro corpo.