28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Esteri. Pakistan

I jihadisti USA confessano

Dopo interrogatorio dei servizi segreti pachistani condivise con l'FBI. Rivelata l’identita dei cinque americani fermati dalle autorità

ISLAMABAD - I cinque cittadini statunitensi arrestati dalla polizia pachistana per dei presunti legami con organizzazioni terroristiche hanno ammesso di essere entrati nel Paese asiatico per prendere parte alla Jihad: lo hanno reso noto fonti della polizia di Islamabad, precisando che le informazioni ottenute durante gli interrogatori sono state condivise con l'Fbi.

I FATTI - Stando a quanto reso noto dalle autorità statunitensi i cinque proverebbero dalla Virginia e da Washington: la polizia pachistana li ha arrestati mentre si trovavano in un'abitazione della città di Sarghoda che sarebbe stata utilizzata come base dal gruppo estremista islamico Jaish-e-Mohammed, sequestrando anche numerosi documenti e un pc portatile.

LE FAMIGLIE SI ERANO RIVOLTE ALL'FBI - I cinque - studenti di età compresa fra i 19 e i 25 anni - erano scomparsi oltre una settimana fa e le famiglie si erano rivolte all'Fbi: uno dei giovani aveva lasciato un video di addio nel quale affermava che i musulmani dovevano essere difesi. Secondo i dati resi noto dalla polizia pachistana tre dei cinque arrestati sono di origine pachistana, gli altri due rispettivamente di origine egiziana e yemenita.

Secondo altre fonti tuttavia solo due dei fermati, di origine pachistana, avrebbero passaporto statunitense; gli altri tre sono un eritreo, un egiziano e uno yemenita; la polizia pachistana avrebbe inoltre arrestato il padre dei due americani, Khalid Chaudry, anch'egli con passaporto statunitense considerato uno dei comandanti locali di Jaish-e-Mohammed.