28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Esteri. Indonesia

Timor Est, ex-colonnello ammette uccisione cinque giornalisti

Furono uccisi deliberatamente nel 1975. Il governo aveva finora sostenuto che si trattò di un incidente

GIACARTA - Un ex-colonnello dell'esercito indonesiano ha ammesso in un settimanale locale che alcuni soldati hanno ucciso deliberatamente nel 1975 cinque giornalisti occidentali a Timor Est. Il governo aveva finora sostenuto che si trattò di un incidente.
La confessione è stata pubblicata ieri su Tempo, il principale settimanale indonesiano. L'Australia ha aperto in settembre un'inchiesta ufficiale sulla morte dei cinque reporter, avvenuta poco prima dell'invasione delle truppe indonesiane.

Il pubblico si è interessato di nuovo alla vicenda in seguito all'uscita del film «Balibo», realizzato da Robert Connoly e vietato in Indonesia.
Gatot Purwanto ha dichiarato al settimanale Tempo che era tenente nell'unità speciale che nell'ottobre 1975 ha occupato Balibo. I cinque giornalisti sono stati uccisi per evitare che rivelassero la presenza indonesiana nell'isola due mesi prima dell'invasione.

I soldati hanno deciso di uccidere i giornalisti, due australiani, un neozelandese e due britannici, conferma Purwanto. L'uomo, che ora dirige una società di sicurezza, riferisce che i corpi sono stati bruciati per evitare che fossero trovati.

Il capitano Yunus Yosfiah, che comandava l'unità, prima di diventare ministro, aspettava istruzioni, ma i giornalisti erano stati uccisi prima, secondo il testimone.