2 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Cronac.a Russia

Strage in discoteca a Perm, sale a 109 il numero vittime

Quasi 140 i feriti. In manette il proprietario e il gestore del locale

MOSCA - E' salito a 109 il numero delle persone rimaste uccise dall'incendio scoppiato in un locale notturno di Perm, in Russia. Le autorità, intanto, hanno disposto l'arresto per il proprietario e il gestore del locale. Oltre ai morti si registrano anche circa 140 feriti di cui oltre ottanta in condizioni serie.

Al momento dell'incidente, le cui cause precise sono ancora da appurare ma non sono ascrivibili a un'azione di terrorismo, erano presenti oltre duecento persone, che stavano festeggiando l'ottavo anniversario dell'apertura del locale, «Il cavallo zoppo»: secondo la ricostruzione della polizia, sarebbero stati sparati alcuni fuochi d'artificio uno dei quali ha colpito un pannello del tetto, dando origine a un violento incendio.

Secondo il Ministero per le Situazioni di Emergenza - che ha scartato qualsiasi ipotesi di attentato - la colpa è da attribuire alla violazione dei regolamenti sull'utilizzo di materiali pirotecnici: i fuochi erano progettati per essere sparati all'aria aperta e non all'interno di un edificio.

Tuttavia, alcune fonti di polizia citate dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti non escludono l'ipotesi di un attentato, tracciando un parallelo con l'incendio scoppiato nell'Hotel Rossia di Mosca nel 1977: anche in quel caso l'inchiesta ufficiale attribuì le cause ad una negligenza ma negli anni successivi si è più volte parlato di un movente criminale.

La tragedia giunge pochi giorni dopo un duplice attentato contro il Nevski Express, un treno che copriva la linea Mosca- San Pietroburgo, nel quale sono morte 26 persone e rivendicato da un gruppo terroristico ceceno.