3 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Cronaca. Russia

Strage in discoteca, arrestato proprietario. 103 i morti

In manette anche il gestore del locale. Oltre ai morti si registrano anche circa 140 feriti di cui oltre ottanta in condizioni serie

MOSCA - Mentre sale a 103 il numero delle persone rimaste uccise dall'incendio scoppiato in un locale notturno di Perm, in Russia, le autorità hanno disposto l'arresto per il proprietario e il gestore del locale. Oltre ai morti si registrano anche circa 140 feriti di cui oltre ottanta in condizioni serie.

RICOSTRUZIONE - Al momento dell'incidente, le cui cause precise sono ancora da appurare ma non sono ascrivibili a un'azione di terrorismo, erano presenti oltre duecento persone, che stavano festeggiando l'ottavo anniversario dell'apertura del locale, «Il cavallo zoppo»: secondo la ricostruzione della polizia, sarebbero stati sparati alcuni fuochi d'artificio uno dei quali ha colpito un pannello del tetto, dando origine a un violento incendio.

Secondo il Ministero per le Situazioni di Emergenza - che ha scartato qualsiasi ipotesi di attentato - la colpa è da attribuire alla violazione dei regolamenti sull'utilizzo di materiali pirotecnici: i fuochi erano progettati per essere sparati all'aria aperta e non all'interno di un edificio.

ALTRE IPOTESI AL VAGLIO - Tuttavia, alcune fonti di polizia citate dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti non escludono l'ipotesi di un attentato, tracciando un parallelo con l'incendio scoppiato nell'Hotel Rossia di Mosca nel 1977: anche in quel caso l'inchiesta ufficiale attribuì le cause ad una negligenza ma negli anni successivi si è più volte parlato di un movente criminale.
La tragedia giunge pochi giorni dopo un duplice attentato contro il Nevski Express, un treno che copriva la linea Mosca- San Pietrobutgom, nel quale sono morte 26 persone e rivendicato da un gruppo terroristico ceceno.