25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Esteri. Iraq

Times: «La nuova ambasciata Usa a Baghdad cade a pezzi»

Costata 700 mln usd, nove mesi dopo la sua inaugurazione ne richiede già 130 in riparazioni

BAGHDAD - L'ambasciata americana a Baghdad, l'edificio diplomatico più costoso mai realizzato al mondo, ha già bisogno di riparazioni e, per giunta, molto salate. Lo scrive il quotidiano britannico The Times ricordando come la realizzazione del bunker americano nella capitale irachena, progettato per resistere a terremoti e ad assalti terroristici, sia costata oltre 700 milioni di dollari.

Adesso, appena nove mesi dopo la sua inaugurazione, si manifesta la necessità di apportare alcune riparazioni, per altri 130 milioni di dollari.

La sede diplomatica, che «si estende su una superficie come la Città del Vaticano ed è dotata di supermarket e piscina» e che ospita circa 2.000 americani, si credeva fosse in condizioni di «massima sicurezza e confort».

«Ma non è così», scrive il Times: un rapporto dell'ispettore generale del governo degli Stati uniti rileva, ad esempio, errori nell'impianto idraulico, le cui riparazioni costeranno da sole 1,5 milioni di dollari. Altri 4,6 milioni saranno necessari per creare «zone di sicurezza», dei bunker dove far riparare il personale in caso di bombardamento. Altri 14 milioni per rinforzi antisimici, richiesti espressamente dagli ingegneri ma mai effettuati nell'edificio originario. Poi ancora problemi all'impianto elettrico e ai generatori.

Il rapporto punta il dito contro la compagnia edile, la First Kuwaiti, e invita il Dipartimento di stato a chiedere un risarcimento di 132 milioni di dollari.