20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Medio Oriente. Iran

Attentato contro i Pasdaran, salgono a 29 i morti

Il presidente del Parlamento di Teheran, Ali Larijani, ritiene che gli Stati Uniti siano coinvolti nell'attentato

TEHERAN - Sono salite a 29 le persone uccise dall'attentato diretto contro i vertici del Corpo delle Guardie della Rivoluzione, nella provincia iraniana del Sistan-Baluchistan, al confine con il Pakistan. Numerosi i feriti. Il presidente del Parlamento di Teheran, Ali Larijani, ritiene che gli Stati Uniti siano coinvolti nell'attentato. «Riteniamo che gli ultimi attentati terroristici derivino dall'azione degli Stati Uniti e dimostrino la loro animosità nei riguardi del nostro Paese», ha dichiarato Larijani.

L'attentato suicida, costato la vita al generale Nour-Ali Shoushtari, vicecomandante dell'esercito dei Guardiani della Rivoluzione, al generale Mohammad-Zadeh, comandante dei Guardiani della Rivoluzione del Sistan-Baluchistan, al comandante dei Guardiani per la città di Iranshahr e al comandante dell'unità Amir-al Momenin, come riporta l'agenzia Fars, è avvenuto quando i quattro si trovavano all'interno di un'auto diretti ad una riunione.

Il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, ha confermato la morte degli alti comandanti in un discorso pronunciato in Parlamento e ritrasmesso in televisione.

Si tratta in assoluto dell'attentato più grave mai compiuto contro i pasdaran, potentissimo corpo d'elite massimamente fedele alla Guida Suprema e in prima linea contro i movimenti di opposizione al regime iraniano.

Al momento non vi sono rivendicazioni dell'attentato suicida di questa mattina, ma i sospetti cadono sul gruppo militante sunnita Jundallah, o Soldati di Dio, responsabile di diversi attentati contro obiettivi sciiti in questa ragione di confine.

A maggio, il gruppo ha rivendicato l'attentato suicida contro una moschea sciita a Zahedan, capitale del Sistan-Baluchistan, in cui sono rimaste uccise 23 persone. Tredici membri del gruppo sono stati processati e poi giustiziati a luglio. In anni recenti Jundallah ha compiuto diverse azioni contro i soldati iraniani: nel febbraio 2007 in un attentato suicida hanno perso la vita 11 membri dei Guardiani della rivoluzione vicino Zahedan. Nel dicembre 2006 sette soldati iraniani sono stati rapiti e rilasciati solo un mese dopo, grazie alla mediazione degli anziani di gruppi tribali locali.