24 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Cronaca. Stati Uniti

Coltello svizzero a scuola, bimbo di 6 anni rischia riformatorio

Zachary Christie lo stava usando per mangiare la merenda

NEW YORK - Gli insegnanti lo hanno visto adoperare un coltellino svizzero per mangiare la merenda. Il bambino di sei anni, prima elementare, è stato sospeso dalla sua scuola nel Delaware. E rischia 45 giorni di riformatorio. Il caso, riportato dal New York Times, sta facendo discutere i genitori americani. E' stata applicata alla lettera la politica della «tolleranza zero» nei confronti delle armi. Nemmeno un temperino può essere introdotto in un istituto scolastico. Secondo molti però la punizione è stata eccessiva. Gli insegnanti avrebbero dovuto essere più tolleranti: usare un «minimo di buon senso».

«E' una punizione ingiusta», dice Zachary Christie, il bambino sotto accusa. Davanti a una sorta di commissione disciplinare della scuola, la scorsa settimana c'è stato un piccolo processo, con l'insegnante di karate di Zachary, la madre, e il suo fidanzato, che hanno preso le difese del bambino. » Zachary certi giorni si mette di sua spontanea volontà giacca e cravatta per andare a scuola, questo perchè la prende molto seriamante», ha raccontato Debbie Christie, la madre, che ha creato il sito web «helpzachary.com».

«Non è un pericolo per i suoi compagni». Il bambino, entrato nei Boy Scout, aveva ricevuto in regalo un coltellino svizzero. Quando gli insegnanti lo hanno sospeso, stava usando forbici e coltello per scartara la merenda.

La punzione di Zachary può sembrare eccessiva, ma è in linea con le regole adottate da numerosi istituti dopo le stragi di Columbine e del Virginia Tech. Provvedimenti sostenuti da molti. «Nessun genitore ha voglia di sentirsi dire che suo figlio ha perso un occhio perchè a scuola c'è stato un litigio e qualche bambinio ha tirato fuori un coltello», afferma George Evans, direttore del distretto scolastico di Christina, il più grande del Delaware, con più di 17.000 alunni.

Il caso di Zachary fa particolarmente discutere, perchè lo scorso anno nelle scuole del Delaware si era cercato di rendere meno dura la politica della «tolleranza zero», concedendo agli insegnanti maggiore flessibilità di giudizio e più discrezione nel decidere le punizioni.