In India treni anti-molestie: otto convogli solo per donne
Si chiamano «Ladies Specials». Stupri e violenze aumentati 30-50%
NUOVA DELHI - Mentre il convoglio inghiotte il binario oscillante, Chinu Sharma, dipendente statale, è felice dell'assenza totale di uomini in carrozza. Alcuni di loro tormentano o palpeggiano le donne, racconta, le insultano o fischiano. La sua amica 27enne Vandana Rohile, che si dice d'accordo, sgrana gli occhi e aggiunge: «Alle volte ti fissano e basta».
Dopo l'entrata nel mondo del lavoro di milioni di donne nell'ultimo decennio, le lavoratrici indiane hanno incontrato parecchi ostacoli - scrive il New York Times che riporta la storia - nella cultura patriarcale legata alla tradizione. Il problema degli insulti e delle molestie, conosciute come «i dispetti della sera», sono così insistenti che il governo ha deciso di togliere semplicemente di mezzo gli uomini. In un programma pilota sono stati introdotti otto nuovi treni per pendolari riservati alle donne in quattro grandi città indiane: Nuova Delhi, Mumbai, Chennai e Calcutta.
Si chiamano «Ladies Specials» e in un recente viaggio un giornalista ha avuto il permesso di salire a bordo, tra la città industriale di Palwal e Nuova Delhi. «E' così bello qui», racconta l'insegnante Kiran Khas, che si sposta in treno da 17 anni. I treni «regolari» sono pieni di venditori, borseggiatori, mendicanti e un sacco di uomini. «Su questo treno - dice, quasi come fosse un miracolo - puoi salire ovunque e sederti liberamente».
L'India appare come un paese in cui le donne hanno sfondato il cosiddetto «tetto di cristallo». Il politico più potente è una donna, Sonia Gandhi, presidente del Partito del Congresso.
L'attuale presidente Pratibha Pratil è donna, come il ministro degli Esteri e il governatore dello stato più popoloso, l'Uttar Pradesh, e il nuovo ministro delle Ferrovie. Ma la realtà è differente. Da quando l'India ha avviato le riforme economiche all'inizio degli Anni Novanta, le donne sono entrate nel tessuto lavorativo urbano, inizialmente come dipendenti statali, ora sempre più nel settore in crescita dei servizi o nella libera professione. Allo stesso tempo è cresciuta la violenza contro di loro: secondo le statistiche governative, tra il 2003 e il 2007, i casi di stupro sono aumentati del 30%, quelli di rapimenti e sequestri del 50%. Anche le torture e le molestie sono in crescita.