27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Cronaca. Stati Uniti

Giallo Yale, per polizia c'è movente, nessun pericolo campus

Il killer della ricercatrice Annie Le ancora a piede libero

NEW YORK - C'è un movente per l'omicidio della studentessa di Yale Annie Le, il cui cadavere è stato ritrovato ieri, a cinque giorni dalla scomparsa, in un seminterrato del centro di ricerche dove lavorava. Chi l'ha uccisa, lo ha fatto per un motivo ben preciso e non ci sono motivi per ritenere che il killer, ancora a piede libero, rappresenti un pericolo per altri. E' uno dei pochissimi dettagli emersi da una indagine che continua a bocche cucite.

Anche se New Haven, la città di Yale, ha un tasso di criminalità maggiore rispetto a tutti gli altri campus da Ivy League (la stessa Annie aveva dedicato al tema un articolo alcuni mesi fa nella rivista di medicina di Yale) l'omicidio è un fatto isolato.

L'edificio, che ospita un centro di ricerche della scuola di medicina di Yale, è sorvegliato da 75 telecamere di sicurezza e l'accesso è riservato solo a chi è in possesso di un pass. Una telecamera ha ripreso il momento in cui Le, martedì scorso, è entrata l'ultima volta, cinque giorni prima della data fissata per il suo matrimonio. Le telecamere continuano a registrare tutto quello che succede nel laboratorio, incluse le reazioni del sospetto o dei sospetti alle indagini.

Sebbene non ci siano segnali visibili, insomma, la caccia all'uomo nel campus è già in atto.