28 marzo 2024
Aggiornato 14:00
La conferma ufficiale non c'è ancora

Giuliani pronto a correre da governatore di New York

Il repubblicano annuncerà decisione entro due mesi

NEW YORK - La conferma ufficiale non c'è ancora ma oramai anche gli stessi democratici danno praticamente per scontato che lo sfidante per la poltrona di governatore di New York sarà Rudolph Giuliani. L'ex sindaco della Grande Mela è corteggiato da mesi da gran parte dei repubblicani e nelle ultime ore ha confermato che sta seriamente valutando l'ipotesi, aggiungendo che la decisione sarà annunciata fra un mese o al massimo due.

Negli ultimi giorni Giuliani ha viaggiato in lungo e in largo per lo Stato di New York cercando di capire su che base politica possa contare e, soprattutto, chi sarebbero i nomi in pista per le elezioni del 2010. Nel braccio di ferro all'interno del partito, dove in molti puntano alla carica di governatore di New York, Giuliani è riuscito intanto a ottenere il ritiro dalla corsa di Joseph Mondello, leader dei repubblicani nello Stato, che ha annunciato ieri che non correrà per il posto. Giuliani, che ieri ha visto anche l'attuale sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha definito la situazione nello Stato simile a quella in cui versava la Grande Mela prima del suo arrivo, «fuori controllo».

Dopo la disastrosa corsa alle primarie del partito nella corsa alla Casa Bianca, che l'ha visto uscire di scena quasi subito nel 2008, e dopo il cancro che lo colpì nel 2001, l'ex primo cittadino di New York cerca l'ennesima resurrezione politica.

A far sperare i repubblicani è il crollo vertiginoso nei sondaggi dell'attuale governatore dello Stato, il democratico David Paterson, che vede sempre più in salita una riconferma all'interno del suo stesso partito dove da mesi in molti si preparano a fargli le scarpe. Sulla decisione di Giuliani potrebbe pesare infatti la scelta che avverrà all'interno degli stessi democratici che potrebbero decidere di lanciare per la poltrona uno dei nomi considerati oggi imbattibili, il procuratore generale dello Stato, Andrew Cuomo, visto da mesi come un paladino dei cittadini dopo aver portato in tribunale i manager dei colossi bancari nel piano della crisi economica.