3 maggio 2024
Aggiornato 17:00
Un'intera città veniva divisa

48 anni fa cominciava la costruzione del muro di Berlino

Bild attaccò silenzio Ovest, Willy Brandt protestò contro Kennedy

BERLINO - Esattamente 48 anni fa cominciava la costruzione del Muro di Berlino: era il 13 agosto 1961 e un'intera città veniva divisa, famiglie, residenti, amici e compagni di giochi venivano separati. Il tabloid Bild ricorda quel giorno, nell'ambito delle celebrazioni del ventennale della caduta della Mauer.

Al tempo Axel Springer, l'editore di Spiegel e Bild, ricevette una notizia dall'ambasciata americana a Bonn: Edward Murrow, allora direttore della Information Agency di Washington sarebbe arrivato a Berlino per parlare con lui. Springer temeva - racconta Bild - un blocco lungo le zone di occupazione nella città. Il presidente del consiglio dei ministri della ex Ddr, Walter Ulbricht, aveva detto, ricordò Murrow, che «nessuno ha intenzione di costruire un muro». Springer non credeva a una parola di quel discorso.

Nella notte tra il 12 e il 13 agosto fu eretta una barriera di filo spinato lungo i confini dei settori, in alcuni punti cominciò la costruzione del muro vera e propria.

Cominciò la campagna del quotidiano: «L'ovest non fa niente», fu uno dei primi titoli. «Il presidente Kennedy tace». E ancora: Macmillan (premier britannico) «va a caccia» e Adenauer «insulta Willy Brandt». Murrow voleva sapere da Springer cosa l'Ovest avrebbe dovuto fare: «Segnali forti e niente divisione», fu la chiara e breve risposta. L'allora sindaco Willy Brandt protestò in una lettera inviata al presidente americano contro la costruzione del muro a Berlino Ovest: «Non è una soluzione piacevole», scrisse tuttavia a Kennedy, «ma cento volte meglio della guerra».

La «Mauer» rimase in piedi 28 anni, un anno in più di quanto durarono la Repubblica di Weimar e la Germania Nazista messe assieme.