19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La Polizia avanza accuse di corruzione e riciclaggio

Lieberman smentisce accuse, inchiesta ha «fini politici»

Ministro Esteri: «Nessun motivo per mia incriminazione»

GERUSALEMME - Il ministro degli Esteri israeliano, Avidgor Lieberman, smentisce le accuse di corruzione e riciclaggio, avanzate dalla polizia, e sostiene che l'inchiesta ha fini politici. «Non c'è nessun motivo per aprire un'inchiesta contro di me. Se i sospetti avessero avuto un minimo fondamento l'indagine non sarebbe durata un decennio», ha detto il capo del partito ultranazionalista.

«Da tredici anni, la polizia mi perseguita e ogni volta che aumento il mio potere politico e il mio partito si moltiplicano i tentativi per togliermi dalla vita pubblica», ha aggiunto Lieberman.

Lieberman 51 anni, è stato nominato alla testa della diplomazia dopo il successo del suo partito ultranazionalista alle elezioni legislative di febbraio, diventando la terza forza in parlamento con 15 deputati su 120.

Oggi il dipartimento per le frodi della polizia ha chiesto l'incriminazione del ministro degli Esteri accusato di riciclaggio di denaro, di tangenti e ostacolo alla giustizia», ha riferito una fonte sotto copertura dell'anonimato. La richiesta sarà presentata nei prossimi giorni al procuratore generale dello Stato Menahem Mazouz, che deciderà se aprire un procedimento contro Lieberman. In caso di incriminazione il ministro sarà costretto a lasciare il suo incarico. Da anni la polizia indaga su Lieberman, leader del partito ultranazionalista Beiteinu, che a più riprese è stato interrogato dal dipartimento frodi della polizia.