Leader uiguri: 10mila scomparsi in una notte a Urumqi
Rebiya Kadeer è in visita in Giappone
TOKYO - Rebiya Kadeer, capo della dissidenza uigura in esilio, ha dichiarato oggi da Tokyo che «circa 10mila persone sono scomparse in una notte a Urumqi», durante i moti interetnici di inizio luglio nel nord ovest della Cina.
10 MILA SCOMPARSI - «Circa 10mila persone a Urumqi sono scomparse in una notte. Dove sono finite? Se non sono morte, dove si trovano?», si è domandata la dissidente in una conferenza stampa nel secondo giorno della sua visita in Giappone.
Il 5 luglio violenti scontri hanno opposto gli uiguri, musulmani e turcofoni, agli Han, l'etnia dominante in Cina a Urumqi, capitale della regione autonoma cinese dello Xinjiang.
197 I MORTI UFFICIALI - Secondo fonti ufficiali cinesi, i moti hanno provocato 197 morti. Il Congresso mondiale uiguro, guidato da Rebiya Kadeer, che denuncia una «colonizzazione» cinese a detrimento della cultura e della religione della comunità uigura, parla di «forse» migliaia di morti.