28 aprile 2024
Aggiornato 13:00
CINA e CENSURA

Rsf denuncia bavaglio su internet in provincia Xingjiang

Pechino spiega: «Per evitare che violenza si propaghi»

SHANGAI - Reporters sans Frontieres denuncia la Cina per aver isolato dal resto del mondo la provincia di Xingjiang. «Oltre 50 siti in lingua uiguri sono stati oscurati» negli ultimi giorni, dichiara l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà d'informazione.

Pechino ha confermato ufficialmente di aver tagliato almeno parzialmente l'accesso ad internet a Urumqi, capoluogo della provincia a maggioranza uiguri, per impedire la circolazione di informazioni giudicate pericolose per la stabilità del XIngjiang. «Abbiamo tagliato le connessioni internet in certe zone di Urumqi per soffocare rapidamente l'insurrezione e per evitare che la violenza si propaghi altrove», ha spiegato alla stampa Li Zhi, massimo responsabile del partito comunista locale, senza precisare quando la rete sarà ripristinata.

Secondo Reporters Sans Frontieres «ancora una volta il governo cinese ha deciso di tagliare le comunicazioni per impedire il libero flusso delle informazioni. Condanniamo con fermezza questo comportamento», dichiara l'organizzazione in un comunicato.