6 giugno 2023
Aggiornato 04:30
DARFUR

Operatrici rapite, Khartoum cerca contatto sequestratori

Milizie Sla negano responsabilità e accusano governo

KHARTOUM - Le autorità sudanesi stanno tentando di entrare in contatto con i rapitori delle due operatrici umanitarie sequestrate ieri nella provincia del Darfur: lo hanno reso noto fonti governative di Khartoum, sottolineando come in questi casi i rapitori cerchino di lasciare il paese prima di iniziare le trattative per il riscatto.

Le due operatrici lavorano per l'ong irlandese Goal e sono state rapiti negli uffici dell'organizzazione a Kutum, a 200 chilometri dalla frontiera con il Ciad: sono state identificate come Sharon Commins, irlandese, e Hilda Kawuki, ugandese.

Le milizie dell'Esercito di Liberazione del Sudan (Sla), attive nella zona del sequestro, hanno escluso qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, attribuendo la responsabilità del rapimento a «clan arabi appoggiati da governo» sudanese.

Si tratta del terzo rapimento di operatori umanitari stranieri nel Darfur dopo il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (Cpi) contro il presidente sudanese Omar el Beshir, accusato di crimini di guerra e contro l'umanità.