Stampa Buenos Aires, per Kirchner è fine dell'egemonia
Si profilano i rivali per le elezioni presidenziali del 2011
BUENOS AIRES - «La fine di un'egemonia»: l'editoriale del quotidiano El Liberal riflette l'importanza di un risultato elettorale inaspettato che vede l'ex presidente Nestor Kirchner (e di riflesso l'attuale Capo di Stato, la moglie Cristina Fernandez) il grande sconfitto del voto di metà mandato, che ha rinnovato metà della Camera e un terzo del Senato.
Il governo si ritrova a non avere più il controllo del Parlamento (dai 15 ai 22 deputati in meno) mentre si vanno profilando i rivali del «kirchnerismo» nelle elezioni presidenziali del 2001: da quelli interni al movimento giustizialista, come il vicepresidente Julio Cobos e il governatore di Santa Fe, Carlos Reutemann, passando per il leader dell'opposizione di centrodestra, il sindaco di Buenos Aires Mauricio Macri; di qui il titolo di Pagina 12, «Mischiare e ridare le carte».
«Colpito, Kirchner ammette la sconfitta», titola Clarin: «Nuova mappa politica dopo la forte sconfitta subita dal kirchnerismo». L'ex Presidente, candidato lui stesso nella provincia di Buenos Aires (che rappresenta il 40% dell'elettorato nazionale), è stato superato per due punti percentuali dal giovane Francisco de Narvaez, candidato dello schieramento di Macri che nella capitale ha eletto anche Gabriela Michetti.
La Nacion sottolinea la buona prova di Carlos Reutemann: l'ex pilota di Formula Uno ha dichiarato di aver vinto lottando «contro tutto e tutti» e, conclude il quotidiano, «può pensare al 2011».