Swat: si combatte a Mingora, civili bloccati
Esercito: abbiamo preso zone chiave della città
PESHAWAR - Si continua a combattere a Mingora, la principale città della valle dello Swat, nel nord ovest del Pakistan. L'esercito pachistano, entrato ieri in questa roccaforte talebana, ha detto oggi di aver preso il controllo di alcune zone chiave della città, mentre resta difficile la situazione per migliaia di civili bloccati dalle violenze.
La conquista di Mingora rappresenta una tappa cruciale nell'offensiva lanciata circa un mese fa dall'esercito pachistano per riprendere il controllo dei distretti dalla Provincia della Frontiera del Nord Ovest finiti nelle mani dei talebani. Un successo nella principale città della valle dello Swat permetterebbe infatti a Islamabad di proclamare la vittoria contro i talebani in questa regione, situata nei pressi del confine con l'Afghanistan.
Le forze di sicurezza stanno ripulendo le zone dalle mine antiuomo, e stanno compiendo delle operazioni di ricerca nelle zone sotto il loro controllo», ha detto oggi un responsabile della sicurezza parlando in condizione di anonimato.
A Mingora si continua però ancora oggi a combattere nelle strade. «Gli scontri proseguono tra forze di sicurezza e miliziani nel quartiere di Nawa Kilay, e nel quartiere occidentale di Qambar», ha precisato un altro responsabile, parlando sempre in condizione di anonimato.
In città resta in vigore il coprifuoco e cresce di ora in ora la preoccupazione per i civili - tra i 10mila e i 20mila - che si trovano ancora sul posto, e che non sono riusciti a fuggire per mettersi in salvo. Finora oltre un milione e mezzo di persone hanno abbandonato le proprie case, e le Nazioni Unite hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinché siano stanziati almeno 543 milioni di dollari per aiuti umanitari.
Secondo il governo di Islamabad sono circa 15mila i soldati pachistani impegnati nell'offensiva anti-talebana, partita nel distretto del Dir inferiore ed estesa poi ai distretti di Buner e di Swat, dove si trovavano inizialmente circa 4mila talebani. Lo scorso febbraio Islamabad aveva raggiunto un accordo di tregua con i fondamentalisti islamici: questi ultimi avevano accettato di deporre le armi in cambio della possibilità di introdurre la legge islamica nelle zone sotto il loro controllo. L'accordo è stato criticato dagli alleati del Pakistan, in particolare dagli Usa, e l'offensiva del truppe governative è scattata dopo che i talebani, invece di deporre le armi, hanno esteso il loro controllo a Buner, spingendosi fino a un centinaio di chilometri dalla capitale pachistana.