23 aprile 2024
Aggiornato 13:30

Pakistan: offensiva nella valle Swat continua, 670mila sfollati

Altri 200mila civili intrappolati nel capoluogo Mingora

PESHAWAR - L'esercito pachistano prosegue oggi la sua offensiva contro i talebani nella valle di Swat, nel nord-ovest del Pakistan, dove più di 670mila civili sono stati sfollati e altri 200mila rimangono intrappolati nel capoluogo Mingora.

Al 19esimo giorno della sua operazione, l'esercito ha bombardato dei presunti rifugi di combattenti islamici nella valle di Swat, un tempo uno dei luoghi più visitati nel paese, di cui i talebani hanno preso il controllo da circa due anni. «Covi di insorti sono stati colpiti nei distretti di Dir e Swat e molti dei loro rifugi sono stati distrutti nelle zone montagnose», ha dichiarato all'Afp un responsabile dei servizi di sicurezza, parlando sotto condizione di anonimato.

Ieri, l'Unhcr, l'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, ha rivisto al rialzo - da 500mila a 670mila - il numero dei civili fuggiti dalla zona dei combattimenti dal 2 maggio.

Mentre migliaia di civili terrorizzati rimangono intrappolati nel mezzo degli scontri armati, il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), ha detto di essere riuscito ad accedere per la prima volta al dipartimento Buner, uno dei più colpiti dagli scontri tra forze armate governative e talebani. «Siamo andati a Buner appena siamo riusciti», ha affermato il coordinatore medico del Cicr per il Pakistan, Bart Janssens. «Non c'è più elettricità, nè acqua potabile. La maggior parte dei negozi sono chiusi, le derrate sul mercato sono rare e le strade sembrano deserte», ha aggiunto.

I residenti del capoluogo della Swat Valley, Mingora, hanno chiesto aiuto al governo: «La gente diventa pazza, bambini e donne piangono, per favore, dite al governo di farci uscire da qui», ha raccontato un commerciante.

La valle di Swat si trova a un centinaio di chilometri dalla capitale Islamabad. Il presidente pachistano Asif Ali Zardari, in visita negli Stati Uniti per dei colloqui con l'omologo Barack Obama, ha invitato martedì sera la comunità internazionale a mobilitarsi per aiutare i civili e evitare una catastrofe umanitaria. (fonte Afp)