12 dicembre 2024
Aggiornato 04:30

Pakistan, Swat: «Si inaspriscono gli scontri, civili in fuga»

Talebani si appellano al Papa: impedisca propaganda «crociati»

ISLAMABAD - Si inaspriscono gli scontri tra le truppe governative e i talebani nella valle di Swat, in Pakistan, mentre migliaia di civili fuggono dalle proprie case. All'indomani del vertice di Washington tra il presidente Usa Barack Obama e i presidenti di Afghanistan e Pakistan, Hamid Karzai e Asif Ali Zardari, l'esercito di Islamabad ha intensificato l'offensiva a Swat e a Buner, nella Provincia della Frontiera del Nord Ovest, per tentare di strappare il controllo di queste aree ai fondamentalisti. Intanto i talebani ultimi hanno lanciato un appello al papa Benedetto XVI, in qualità di massima autorità religiosa cristiana, affinché impedisca ai «crociati», ovvero le associazioni cristiane americane, di fare proselitismo in Afghanistan, in seguito alle immagini trasmesse da Al Jazeera nelle quali si vedono soldati statunitensi con Bibbie tradotte in lingua locale.

Elicotteri e jet stanno bombardando le postazioni talebane nel distretto di Khwazakhela, riporta il sito web del quotidiano pachistano Dawn, mentre i miliziani talebani hanno stretto d'assedio la stazione di polizia di Matta. Intanto migliaia di civili stanno fuggendo dalla valle di Swat dopo che le autorità hanno revocato momentaneamente il coprifuoco fino alle 18 (ora locale). Resta comunque in vigore la disposizione a Khawazakhela.

Il capo dell'amministrazione di Swat, Khusuhal Khan, ha detto che i residenti non erano stati invitati ad andare via, ma le autorità stanno ugualmente aiutando tutti coloro che desiderano lasciare la zona. Secondo quanto riferisce oggi il Washington Post, i responsabili della Provincia della Frontiera del Nord Ovest stimano che alla fine ci saranno almeno mezzo milione di rifugiati, e stanno per questo pensando di aprire sei campi per ospitare gli sfollati nei vicini distretti di Swabi e Mardan.

L'accordo di tregua raggiunto lo scorso febbraio tra governo di Islamabad e i talebani a Swat, che ha permesso tra l'altro agli studenti coranici di introdurre nelle zone sotto il loro controllo la legge islamica in cambio di un disarmo mai avvenuto, è sempre più in bilico, e gli stessi residenti non sanno più cosa aspettarsi. «La gente a Swat è arrabbiata e confusa, perchè da un lato il governo combatte i talebani e dall'altro cerca di accordarsi con loro», dice Mohammed Riatullah, responsabile di un'agenzia umanitaria indipendente con sede a Swat. «Ci sono molte persone che non sanno dove andare, e stiamo cercando di offrirgli un rifugio decente, ma dobbiamo fare di più per evitare che finiscano nelle mani dei talebani».

L'accordo del governo con i talebani non è piaciuto neanche agli Stati Uniti, che temono in particolare che l'arsenale nucleare pachistano possa finire nelle mani dei terroristi islamici. Secondo il presidente americano Barack Obama la situazione in Pakistan è strettamente collegata con l'andamento della guerra in Afghanistan, e per questo ha deciso di convocare a Washington i leader dei due Paesi vicini, per elaborare insieme a loro la migliore strategia per sconfiggere i talebani.