4 maggio 2024
Aggiornato 06:00

Durban 2: Continuano consultazioni tra membri Ue per partecipazione

Italia ieri ha confermato intenzione di boicottare conferenza

PARIGI - Continuano le consultazioni tra i partner dell'Unione europea alla ricerca di una posizione comune sulla conferenza internazionale sul razzismo (detta 'Durban 2') al via da lunedì a Ginevra. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri francese.

All'indomani di un accordo a Ginevra su un progetto di dichiarazione finale, tra i capi delle diplomazie francese, tedesca, britannica, olandese e ceca è in corso una frenetica consultazione telefonica, riferiscono le stesse fonti.

Ieri, il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner ha inviato una lettera ai suoi omologhi europeo per tentare di trovare una posizione unica. «Credo sia tardi per ridefinire la discussione su quella che è la base del progetto europeo, vale a dire i nostri valori», ha sottolineato. Ma «noi non siamo impegnati in una lotta tra Nord e Sud. La posta in gioco non è un opposizione tra civiltà, religioni o culture», ha aggiunto lanciando un appello all'«unità» dell'Unione europea.

Molte capitali europee temono un buco nell'acqua a causa della presenza annunciata nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, in campagna elettorale nel suo paese. Le opzioni sono il boicottaggio, la partecipazione politica o solo diplomatica, o anche una presenza come semplici osservatori. Ieri, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato l'intenzione di boicottare la conferenza internazionale sul razzismo.

La nuova versione del testo messa a punto ieri, elimina la maggior parte delle questioni di contrasto tra paesi occidentali e musulmani, i due principali blocchi in opposizione. Il testo non contiene riferimenti specifici a Israele, né fa menzione al concetto diffamazione delle religioni (che minaccerebbe la libertà di espressione) punti considerati come «linee rosse» dagli occidentali. Il paragrafo che sottolinea l'importanza della memoria dell'Olocausto, criticato dagli iraniani, è stato mantenuto.

La questione è «accettare questo testo minimalista e andare alla conferenza di Ginevra con una ridotta rappresentanza o non andare e comunicare che questo testo è poco ambizioso per giustificare la nostra presenza», ha scritto il ministro francese nella sua lettera.

Il testo finale «è stato considerevolmente modificato grazie alla fermezza dell'Unione europea», ha precisato Bernard Kouchner, pur definendolo «non interamente soddisfacente».

Gli Stati Uniti non hanno ancora ufficializzato la loro posizione.