4 maggio 2024
Aggiornato 09:00

Usa, strage NY: 13 morti in centro servizi immigrazione

Ventisei feriti, il bilancio delle vittime potrebbe salire

NEW YORK - Una carneficina, che ha colpito un centro di servizi per l'immigrazione situato a Binghamton, comunità dello stato di New York, e che si è conclusa con un bilancio che conta tredici morti, incluso l'omicida, e il ferimento di 26 persone. «Questo è un giorno tragico per New York», ha commentato il governatore dello stato, David Paterson. E il peggio è che il numero delle vittime potrebbe anche salire, visto che alcuni feriti sono in condizioni critiche.

Intanto, tutti gli ostaggi che erano stati trattenuti nell'edificio sono stati rilasciati. La tragedia è iniziata alle 10.30 ora di New York, le 16.30 in Italia, quando un uomo armato di origini asiatiche è entrato nell'Americ Civic Association. L'uomo, poi identificato come Jiverly Voong, o Linh Phat Voong di 41 anni, ha bloccato la porta posteriore dell'edificio con una macchina, ed è entrato poi nel centro dall'ingresso principale, iniziando a sparare e prendendo in ostaggio 41 persone circa. Il bilancio, inizialmente di quattro vittime, è salito drammaticamente nel corso dei minuti.

Immediato l'arrivo delle forze dell'ordine, con l'Fbi che ha inviato alcuni uomini per trattare la liberazione degli ostaggi con il killer. Sul luogo sono stati mandati anche gli agenti federali del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Esplosives, ovvero dell'agenzia specializzata nella prevenzione e nelle indagini dell'utilizzo illegale di prodotti a base di alcol, tabacco, armi ed esplosivi. Voong indossava una giacca color verde chiaro e portava con sé anche un coltello da caccia. Scioccata la comunità; ed è «scioccata» anche il presidente dell'associazione Angela Leach, stando a quanto riferito l'amico Mike Chanecka. Leach non si era recata al lavoro oggi, e «al momento è molto preoccupata per le sorti della sua segretaria».

I feriti sono stati portati in diversi ospedali. Tra questi, cinque - che hanno un'età compresa tra i 20 e i 50 anni - si trovano al momento nell'ospedale Wilson Medical Center di Johnson City e le loro condizioni sono critiche, anche se per ora stabili, ha confermato la portavoce dell'ospedale Christina Boyd. Linda Miller, portavoce dello Hour Lady of Lourdes Hospital di Binghamton, ha riferito che uno studente dell'Università Binghamton è in cura presso l'ospedale. Rimane ignoto al momento il movente che ha scatenato la furia omicida dell'uomo.