29 marzo 2024
Aggiornato 10:30

G20, Manifestanti a Polizia: inaccettabile morte dentro un cordone

Organizzatori manifestazione chiedono inchiesta. Oggi l'autopsia

LONDRA - «La polizia è responsabile di prendersi cura delle persone che isola con un cordone.» A proposito della morte di un uomo al seguito di uno dei cortei londinesi di ieri, due membri dell'organizzazione delle manifestazioni, contattati dal Guardian sotto il vincolo dell'anonimato, attribuiscono «responsabilità» alla polizia metropolitana di Londra per presunte negligenze nel prendersi cura dell'uomo, «mentre si trovava all'interno del cordone della polizia».

I due organizzatori aggiungono: «Chiediamo di sapere cosa è successo e che si svolga una inchiesta pubblica e indipendente. Non è accettabile che un uomo muoia all'interno di un cordone della polizia senza che sia resa disponibile nessuna informazione sull'accaduto.» Il nome del morto è stato reso noto dalla polizia nel pomeriggio di oggi: Ian Tomlinson, giornalaio di 47 anni. Le versioni sull'accaduto, tuttavia, rimangono contrastanti. Jasper Jackson, un manifestante 23enne che ha fotografato alcune scene del decesso, ha detto al Guardian: «Ho visto l'uomo che brancolava davanti alle linee della polizia con i cani, sembrava intontito.«

Secondo le ricostruzioni dei giornalisti, l'uomo sarebbe caduto una prima volta, davanti a cinque agenti. Aiutato a rialzarsi da un altro manifestate, sarebbe allora passato davanti alla polizia schierata con i cani, per poi cadere ancora qualche metro dopo. Secondo un'altra testimonianza, quella di Fran Legg, ci sarebbe stato del sangue sul volto dell'uomo. Sarebbe da collocare a questo punto - secondo le ricostruzioni e le fotografie disponibili - l'intervento della polizia, su richiesta di alcuni manifestanti. I paramedici della Met sarebbero stati bersagliati dal lancio di alcune bottiglie di plastica, da parte di due contestatori. Lo stesso Jasper Jackson spiega però che i due sarebbero stati subito allontanati, sotto minaccia, da parte degli altri manifestanti.

«I poliziotti erano sconvolti, le loro facce erano completamente bianche», racconta Andy Bowman, di 24 anni. E prosegue: «Alcuni agenti hanno iniziato a darci versioni contrastanti sull'accaduto: qualcuno sosteneva che avesse del sangue in testa, altri che sia caduto a terra per un attacco cardiaco.» Il caso è stato deferito alla Commissione indipendente per i reclami contro la polizia, stabilita presso il Ministero dell'Interno britannico. L'autopsia dovrebbe svolgersi in serata.