27 agosto 2025
Aggiornato 23:00

Irlanda: Risolto mistero «angelo custode» elefante Seconda Guerra

Era una delle prime donne custodi dello zoo della città

BELFAST - E' stata identificata la donna che durante la Seconda Guerra Mondiale ha salvato la vita ad un cucciolo di elefantessa, altrimenti destinata a morire sotto le bombe del blitz su Belfast del 1941. Si chiamava Denise Weston Austin, ed era una delle prime custodi donne dello zoo della città irlandese.

Insieme alla madre, Irene, Denise nascose Sheila nel cortile della sua casa, sottraendola così ad una morte certa: se non fosse rimasta uccisa dai bombardamenti tedeschi, Sheila avrebbe rischiato l'eutanasia, sorte toccata a nove leoni, due tigri, alcuni orsi e lupi dello zoo, in seguito ad un'ordinanza del ministero della Sicurezza Pubblica. In occasione del suo 75esimo anniversario, all'inizio di questa settimana, lo zoo di Belfast ha lanciato una campagna per ritrovare «l'angelo custode» di Sheila. I principali quotidiani irlandesi e inglesi hanno pubblicato una foto in bianco e nero della bestia che dal cortile di una casa beve da un secchio davanti allo sguardo attento di due signore.

Denise è morta nel 1997, ma un suo cugino di secondo grado, David Ramsey, ha rivelato preziose informazioni sulla bizzarra convivenza della signora con l'elefantessa. Come spiega il Belfast Telegraph: «Di giorno Sheila viveva nella sua gabbia allo zoo e la sera Denise, senza che il capo guardiano dello zoo se ne accorgesse, portava Sheila a casa sua dove dormiva nel garage. L'elefantessa passeggiava così tranquillamente lungo le strade di Belfast, sotto lo sguardo incredulo dei passanti». La latitanza di Sheila è rimasta sicura finché la bestia non ha tentato di inseguire un cane nel giardino dei vicini (separato da un muro molto alto). Fu allora che il capo guardiano dello zoo venne avvertito e la povera Sheila dovette fare ritorno allo zoo. Denise continuò a fare visita alla bestia soprattutto la notte quando il rumore dei raid aerei erano particolarmente rumorosi ed è sopravvissuta alla guerra, morendo nel 1966.