Rivoluzione Alfa Romeo. 7 modelli premium entro il 2018
Al salone di Detroit di maggio Marchionne illustrerà il piano di rilancio della casa del Biscione. Sette nuovi modelli premium entro il 2018 e addio a Giulietta e MiTo.
Obiettivo minimo 300.000 unità vendute all’anno. Un bel salto triplo, se non quadruplo, considerando le 74.000 attuali. Per riuscirci Marchionne ha intenzione di trasformare l’Alfa Romeo in un marchio internazionale, ma soprattutto un marchio premium. Ciò significa abbandonare i segmenti B e C e attaccare frontalmente Bmw, Audi e Mercedes a livello globale.
Addio dunque a Giulietta e MiTo. Della gamma attuale resterà solo la sportiva 4c che sarà affiancata nei prossimi cinque anni da sette nuovi modelli. Il più atteso, e quello che rivestirà il ruolo più importante di questo rilancio, sarà la Giulia, vettura di segmento D in versione berlina e familiare, sulla quale saranno montati anche propulsori derivati dai 3.0 V6 bi-turbo Ferrari-Maserati. Motori che saranno prodotti negli stabilimenti di Pratola Serra e Termini Imerese. I modelli dovrebbero essere invece prodotti e assemblati a Cassino.
Alla Giulia seguiranno tra il 2016 e il 2017 la nuova Duetto e ben due suv di differenti dimensioni. Ultimo doppio colpo da sferrare sarà l’ammiraglia di segmento E (si chiamerà Alfetta?), anch’essa in versione berlina e familiare. Ma per lei dovremo attendere il 2018.
La diffusione a livello internazionale sarà affidata alla rete di vendita della Jeep che si avvale nel mondo, esclusi gli Stati Uniti, di più di 1.700 showroom. Due marchi diversi, ma entrambi di grande fascino. Una soluzione intelligente e strategica che esclude di fatto problemi di concorrenza interna.