28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Auto

La Great Wall ci riprova con la H6

Sbarca in Europa il nuovo suv della casa cinese. Design più occidentale, rifiniture meno economiche, dotazioni di serie extra lusso e prezzi da berlina

Diciamolo pure fuori dai denti, quando le case automobilistiche cinesi hanno deciso di proporsi ai mercati occidentali solo pochi anni fa, i risultati sono stati pessimi, per non dire grotteschi. Il vizietto di scopiazzare li ha portati a produrre bruttissime copie della Toyota Rav4, della Bmw X5, della Fiat Panda, solo per citarne alcune. Pensando che riprodurre quasi fedelmente modelli di successo vendendoli a prezzi da scooter sarebbe stata la loro «geniale» formula per il successo su scala mondiale. Ovviamente così non è stato, e ci mancherebbe altro. Fortunatamente, per loro, quei tempi sembrano ormai lontanissimi. La Great Wall, casa di Boading, ne è un esempio tra i più ammirevoli.

L’ultima nata si chiama H6 ed è un suv da prendere decisamente in considerazione. Passata la fase «clonazione», ai modelli cinesi si rimproverava negli ultimi tempi una scarsa qualità dei materiali, soprattutto dell’abitacolo, e poca affidabilità in termini di sicurezza. Per superare anche queste etichette, la Great Wall ha deciso di produrre l’H6 in Bulgaria e di dotarla di componentistiche europee a differenza della versione proposta in Cina che comunque vanta, dopo un anno dal lancio sul mercato, un regime di vendita di 40.000 unità al mese. Praticamente il doppio rispetto al secondo suv più venduto, la Tiguan della Volkswagen.

Il design forse non spicca per personalità e modernità, ma resta comunque piacevole anche per i sofisticati gusti occidentali. Quanto ai propulsori, inizialmente sarà offerta con un 2 litri turbo diesel di nuova concezione: quattro cilindri in linea, 143 CV di potenza, trasmissione manuale a 6 rapporti e trazione integrale 4wd con sistema Torque On Demand a differenziale autobloccante posteriore e sistema start&stop. Entro l’anno arriveranno il motore benzina da 1,5 litri, anche in versioni bi-fuel a Gpl, il cambio automatico e la trazione anteriore.

E’ lunga 4,64 metri e alta 1,75. In cinque si sta belli comodi. Enorme anche il bagagliaio che, con una capacità che va da 808 a 2010 litri, è il più capiente della categoria. Ma la ricca dotazione prevede di serie sulla versione One anche climatizzatore, alza cristalli elettrici anteriori e posteriori, cerchi in lega da 17 pollici, volante in pelle, radio Bluetooth con porte Usb, sensori di parcheggio e di controllo della pressione dei pneumatici. Senza dimenticare l’alto livello di sicurezza dato dall’impianto frenante a disco con ABS ed EBD, dalle sospensioni indipendenti (McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore) e dagli airbag frontali, laterali e a tendina. Sulle versioni Star e Premium si trovano anche sistema multimediale con schermo da 7 pollici, telecamera di parcheggio, cruise control, rivestimenti in pelle, tetto aprile e sedili riscaldabili. Il tutto garantito ben 5 anni. Incluso servizio di soccorso stradale, auto sostitutiva, rientro dal viaggio e recupero veicolo in panne. Davvero niente male.

Dulcis in fundo il prezzo: si va dai 21.980¤ ai 27.960 del modello top di gamma. Un rapporto qualità/prezzo decisamente interessante. In Italia è stata rafforzata anche la rete di distribuzione che ora vanta 60 rivenditori e 54 punti di assistenza. Le carte in regola per sbaragliare l’agguerritissima concorrenza ci sono tutte. Vedremo quale sarà la risposta del pubblico.