18 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Dopo lo stop alla collaborazione

Swatch, battaglia legale con Tiffany

Il gigante orologiero svizzero reclama 3,8 miliardi di franchi tra danni e interessi al gruppo statunitense del lusso che, a sua volta, esige 541,9 milioni sempre nella valuta elvetica

ZURIGO - E' battaglia legale tra Swatch Group e Tiffany & Co dopo la cessazione della loro collaborazione. Il gigante orologiero svizzero reclama 3,8 miliardi di franchi tra danni e interessi al gruppo statunitense del lusso che, a sua volta, esige 541,9 milioni sempre nella valuta elvetica. L'origine della controversia scaturisce dal contratto di collaborazione a lunga scadenza con Tiffany che Swatch aveva instaurato nella primavera del 2008 fondando la società Tiffany Watch Co, che appartiene interamente al numero uno mondiale dell'orologeria. Quest'ultima - riporta Swissinfo - era responsabile dello sviluppo, della produzione e della distribuzione di orologi della marca «Tiffany & Co.»
La rivendicazione del gruppo Tiffany non ha alcun fondamento fattuale né giuridico ha replicato Swatch Group in una nota diffusa oggi.

Difficile prevedere la soluzione del contenzioso - Dal canto suo Swatch Group rimprovera al suo partner americano di aver impedito e ritardato sistematicamente lo sviluppo delle sue attività. Nell'autunno scorso il gruppo svizzero, controllato dalla famiglia Hayek, aveva pertanto deciso di porre fine alla sua collaborazione con Tiffany & Co per violazione grave dei rapporti contrattuali e di chiedere un risarcimento per compensare la perdita del giro d'affari prevista a lungo termine.
La soluzione di tale contenzioso, secondo gli analisti della banca cantonale di Zurico (Zkb), citati dalla France Presse, è difficile da prevedere anche se è possibile che Swatch riesca a ricevere una compensazione. Sembra pensarla così anche il mercato, con il titolo Swatch Group che alle 16 e 20 guadagnava lo 0,24% a 426 franchi.