A Torino nasce il Polo di Innovazione di economia civile
Un deciso riconoscimento dell’importanza delle tematiche sociali ed etiche per tutto il mondo delle imprese, sia profit che nonprofit
TORINO - Nasce in Piemonte il 13° Polo d’innovazione regionale espressamente dedicato ai temi dell’economia civile e della responsabilità sociale d’impresa. L’attivazione del nuovo Polo, fortemente voluto dalla Camera di commercio di Torino, attraverso il suo Osservatorio sull’economia civile, rappresenta un deciso riconoscimento dell’importanza delle tematiche sociali ed etiche per tutto il mondo delle imprese, sia profit che nonprofit.
Come sottolineato da Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino «Il ruolo strategico dell’economia civile per lo sviluppo economico del territorio è già da molti riconosciuto e apprezzato. Ma il Polo vuole essere uno strumento ulteriore e trasversale, da un lato per supportare le imprese sociali verso un percorso di maggiore professionalizzazione, dall’altro per stimolare anche le imprese tipicamente «profit» ad innestare elementi di responsabilità sociale ed ambientale».
«Questo nuovo Polo - aggiunge Aldo Romagnolli, Presidente dell’Osservatorio sull’economia civile - ha dunque funzioni complementari e integrative rispetto a quelle dei Poli di Innovazione istituiti dalla Regione Piemonte nei domini tecnologici già individuati. Infatti, nell’ambito delle politiche regionali dell’innovazione, la sua missione sarà quella di contribuire a sviluppare le strategie regionali per la competitività e lo sviluppo anche attraverso la creazione di partnership multistakeholder, l’integrazione progettuale e operativa fra imprese profit e nonprofit, la costituzione di piattaforme di collaborazione pubblico-privato per la creatività e l’innovazione sociale».
Il nuovo Polo regionale è stato presentato questa mattina a Torino Incontra alla presenza di Mario Calderini, Presidente Finpiemonte, Luigi Puddu, Università degli Studi di Torino, Adriana Luciano, Università degli Studi di Torino, Andrea Bairati, Assessore all'Università, ricerca, politiche per l'innovazione e Teresa Angela Migliasso, Assessore al Welfare.
Già nel marzo 2009 la Camera di commercio di Torino aveva promosso la firma di una Dichiarazione d’intenti per la creazione di un Polo di innovazione di economia civile, sottoscritta, oltre che dall’ente camerale, da Regione Piemonte, Città di Torino, Provincia di Torino, dai quattro atenei piemontesi e da numerosi altri enti legati alla cooperazione e al mondo del volontariato. A seguito della Dichiarazione d’intenti, la Camera di commercio di Torino ha predisposto, a gennaio, un progetto relativo all’articolazione dell’idea di Polo di Economia Civile contenente una verifica di pre-fattibilità rispetto agli obiettivi e agli strumenti della programmazione regionale, manifestando la propria disponibilità a collaborare nella fase di avvio del Polo e candidandosi a svolgerne l’attività di soggetto gestore.
Tra le attività del Polo, sono previsti tre ambiti strategici di intervento:
1. creatività ed innovazione sociale, ambientale ed economica
2. innovazione tecnologica di prodotto e di processo dell’impresa sociale
3. diffusione della responsabilità sociale di impresa.
I Poli di innovazione regionale
Sono 12 quelli già individuati dalla Regione Piemonte; si tratta di strutture attivate per consentire ai soggetti aggregati (soprattutto piccole e medie imprese) che operano in determinati domini tecnologici ed applicativi, strategici per lo sviluppo regionale, di accedere a servizi ad alto valore aggiunto e ad infrastrutture per l'innovazione.
L’Osservatorio sull’economia civile
È insediato presso la Camera di commercio di Torino dal 2006. Si pone l’obiettivo di conoscere il mondo del Terzo Settore e delle sue interrelazioni con quello delle imprese e della società, promuovendo nuove sinergie tra imprese profit e nonprofit. Le organizzazioni nonprofit hanno, infatti, acquisito cittadinanza economica e, producendo e distribuendo servizi alla stregua di qualsiasi altra organizzazione d’impresa, rappresentano di fatto parte integrante dell’economia in quanto svolgono attività di natura economica, seppur in assenza di scopi di lucro. www.to.camcom.it/osservatorioeconomiacivile