26 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Piemonte. Logistica

Nasce società per il retroporto di Alessandria

Destinato a fare dell'area dell'alessandrino una estesa «banchina interna» dei porti di Genova e Savona

ALESSANDRIA - E' nata la società per il retroporto di Alessandria, destinato a fare dell'area dell'alessandrino una estesa «banchina interna» dei porti di Genova e Savona, e creando le premesse per un ridisegno complessivo della regione logistica del nord ovest. Con la firma di oggi pomeriggio ad Alessandria dell'intesa tra Regione Piemonte, Regione Liguria, Autorità portuali di Genova e Savona, SLALA, Province e Comuni di Genova e Alessandria, Provincia di Savona e FS Logistica e la registrazione della società, parte la fase operativa.

Rispetto alle tradizionali iniziative retroportuali specie nell'area di nord ovest il retroporto di Alessandria si differenzia per un connotato di primaria importanza: nasce in un'area, di 265 mila metri quadrati, dove le Ferrovie dello Stato hanno investito negli anni realizzando il più importante parco ferroviario del nord ovest. Con questa dote il retroporto si candida, attraverso la realizzazione di servizi shuttle da e per i due porti liguri, a diventare effettivamente un'area interna a servizio dei due scali marittimi. Una sorta di gigantesco polmone per lo smistamento rapido delle merci, prevedendo anche i servizi di controllo doganale e sanitario tipici del porto. L'avvio delle attività nello scalo è previsto per il 2012, entro il 2014 la piena operatività.

L'investimento pubblico è stimato in circa 58 milioni di euro da parte delle Autorità portuali di Genova e Savona, Regione Piemonte e Comune di Alessandria. Chi gestirà lo scalo, poi, investirà ulteriori 35 milioni di euro. I volumi movimentabili sono previsti a regime in circa 500 mila teu, pari a 340 mila container, tutti trasportati su treni navetta: 10 mila treni all'anno, con una riduzione di oltre 300 mila autotreni sulla rete stradale, con effetti positivi sui livelli di traffico, sicurezza e inquinamento.

L'attivazione del sistema porto-retroporto sarà in grado di generare 350 nuovi posti di lavoro diretti, favorendo poi un indotto che nell'alessandrino puo' arrivare a oltre 10 mila nuovi occupati.

Il progetto del retroporto di Alessandria, infatti, si completa e si integra con quello di Rivalta Terminal Europa, che da gennaio inizierà la propria attività di navette ferroviarie tra porto e terminal.