23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Reazioni. L'Anniversario della caduta del muro di Berlino in numeri

Unificazione tedesca vale per l'Italia 70 mld di euro

In vent'anni l'interscambio fra i due paesi è cresciuto del 196%

MILANO - Il crollo del muro di Berlino e la conseguente unificazione della Germania hanno portato benefici anche all'interscambio commerciale tra la nazione tedesca e l'Italia. In venti anni, dal 1988 al 2008, il commercio tra le due nazioni è cresciuto del 196%, passando da 36 miliardi di euro nel 1988 fino a quasi 107 miliardi di euro nel 2008. È quanto emerge da una elaborazione dell'ufficio studi della camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat-Coeweb.

A livello regionale, è la Lombardia il partner commerciale principale della Germania, con una quota di interscambio che pesa il 38% sul totale degli scambi tra i due paesi, seguita dal Veneto (14,4%), Piemonte ed Emilia-Romagna (entrambe con circa il 10%). Dal 1991 Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna hanno aumentato l'interscambio commerciale con la Germania rispettivamente del 135%, 140%, 96% e 164%. Se invece si considerano solo i tassi di crescita, il più alto è in Valle d'Aosta con +589%, Basilicata con +555%, il Molise con +415%.

«La Germania è un grande partner commerciale ed economico per il nostro Paese, per la Lombardia e la Brianza» ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza-Brianza. «Quando ripartirà a pieno regime la locomotiva tedesca, anche le nostre imprese potranno dirsi fuori dal tunnel, del resto in Lombardia si concentra il 40% dell'interscambio commerciale italo-tedesco, che resta il primo mercato del nostro paese».