Adiconsum al garante: monitorare i prezzi degli stabilimenti balneari
Agli enti locali e alle Capitanerie di porto: far rispettare la normativa sulle spiagge libere
ROMA - Inizia una nuova stagione balneare ed i costi delle vacanze balneari rischiano di incidere in modo anomalo sui redditi delle famiglie, e non tutti i consumatori sono in grado di potersi permettere sdraio ed ombrelloni a pagamento.
Troppo spesso ci arrivano segnalazioni di consumatori che vedono lesi i propri diritti. Troppo spesso non è possibile usufruire di spiagge libere, non viene rispettata la legge sul libero e gratuito accesso alle spiagge, non si permette l’accesso alla battigia, non vengono pulite le spiagge con costi a carico dei Comuni o si assegnano aree demaniali molto lontane per le spiagge libere, evitando di intercalarle con gli stabilimenti privati.
Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum, reputa indispensabile l’attivazione di un reale e veritiero monitoraggio dei costi sopportati dai consumatori che si apprestano ad affollare le spiagge delle nostre coste, incrementando così lo sviluppo del turismo balneare.
In un’Italia con salari e redditi profondamente diversificati e certamente non alti, se non al limite della sopravvivenza per molte famiglie, diventa indispensabile dare ai consumatori certezze e non slogan, in merito a tutte le possibilità che devono essere offerte in piena trasparenza e veridicità.
Adiconsum - continua il Segretario nazionale Pietro Giordano – è convinta che sia necessario attivare da subito il Portale Web «Sistema informativo sui prezzi degli stabilimenti balneari» realizzato dalla Direzione Generale Concorrenza e Consumatori, preannunciato in aprile.
Solo così si potrà dare una veritiera informazione ai consumatori e rendere trasparente l’offerta.
Al Garante dei prezzi, agli Enti Locali e alle Capitanerie di Porto, Adiconsum chiede il controllo sul rispetto delle normative di legge e delle decisioni del Consiglio di Stato, a tutela dei consumatori.