Sequestrati dalla GDF 29 milioni di prodotti “pirata”
Consegnato riconoscimento alle Fiamme Gialle da parte della federazione contro la pirateria musicale
ROMA - Ieri pomeriggio, in Viale XXI Aprile a Roma, presso la sede del Comando Generale della Guardia di Finanza, la Federazione contro la Pirateria Musicale ha consegnato un riconoscimento al Corpo per l'attività svolta, in campo nazionale ed internazionale, a contrasto di tutte le forme di illecito nel settore del diritto d'autore.
L’occasione costituisce lo spunto per rendere noti i risultati raggiunti dalle Fiamme Gialle nel contrasto alla pirateria musicale, fenomeno in forte crescita negli ultimi anni.
Come si evince dalla sottonotata tabella, i sequestri di prodotti «piratati», da parte dei finanzieri sono infatti aumentati di 6 volte, passando dai 4,7 milioni del 2007 ai quasi 29 milioni del 2008.
Cifre che danno l’idea delle dimensioni di questa porzione del «mercato del falso» che, nel nostro Paese, sta erodendo spazi sempre più ampi ai danni degli operatori che rispettano le regole.
All’evento di ieri pomeriggio erano presenti il Capo del III Reparto «Operazioni» del Comando Generale della G.d.F., Generale Giuseppe Vicanolo, il Presidente mondiale di IFPI (Federazione Internazionale dei Produttori Fonografici), John Kennedy, il Vice Presidente della RIAA (Associazione dell’Industria Musicale Americana), Neil Turkewitz, il Presidente di FIMI (Federazione Italiana dell’Industria Musicale), Enzo Mazza, ed il Segretario Generale della Federazione contro la Pirateria Musicale, Luca Vespignani.
Il Presidente di IFPI Kennedy, in Italia per il meeting mondiale delle industrie discografiche aperto da ieri a Roma, ha ricordato come sia difficile spiegare alle persone che un brano musicale non è solo intrattenimento: «Dietro ad ogni titolo vi sono una proprietà intellettuale ed una produzione industriale da tutelare poiché favoriscono l’occupazione assicurando molti posti di lavoro. Per questo – ha continuato John Kennedy – è molto importante l’attività di contrasto alla pirateria musicale svolta dalla Guardia di Finanza, Istituzione spesso presa a modello - come ribadito dal Presidente di FIMI Mazza - da altri Paesi e Forze di polizia in ragione delle sofisticate metodologie e tecniche adottate nella conduzione delle indagini di natura economico-finanziaria».
Il fenomeno della pirateria musicale è in costante evoluzione in quanto si assiste, accanto al tradizionale smercio per strada dei supporti audiovisivi «piratati» da parte di ambulanti extracomunitari, ad una continua espansione delle condotte illecite perpetrate via internet. In proposito, è sintomatico il fatto che i sequestri degli strumenti elettronici e dei supporti informatici operati dal Corpo nel 2008 sono quattro volte maggiori rispetto al 2007.
Il web costituisce ormai la nuova frontiera della pirateria, perché consente di velocizzare le transazioni, garantisce l’anonimato ed è capace di eludere il dispositivo di contrasto.
Il ricorso ad imprese «di facciata», l’utilizzo di false identità e le frequenti delocalizzazioni dei server all’estero rappresentano gli espedienti illeciti maggiormente utilizzati.
Tendenze criminali che rendono quanto mai importante per la Guardia di Finanza sviluppare un collegamento sinergico con le associazioni di categoria, ed in particolare con la Federazione Pirateria Musicale che recentemente ha fornito preziosi supporti tecnici ai Reparti del Corpo impegnati in indagini di rilevanza internazionale.