12 ottobre 2025
Aggiornato 10:30

Milano-Lodi: incubo grandine per le imprese agricole

Coldiretti: «mancano i fondi per le polizze assicurative»

MILANO - Vento e grandine rischiano di mettere in ginocchio le aziende agricole. Infatti manca ancora la copertura al fondo di solidarietà che ogni anno permette alle imprese di assicurarsi contro eventi atmosferici che possono arrivare a distruggere tutti i raccolti. Fra Milano e Lodi sono già 1.500 (ma è solo una prima stima) le realtà che resterebbero senza copertura, mentre a livello nazionale sono circa 250 mila. A Roma la Coldiretti ha creato un presidio permanente per seguire l’evoluzione della vicenda, lunedì potrebbero essere prese decisioni per una mobilitazione su tutto il territorio italiano, mentre i vertici della Coldiretti di Milano e Lodi sono in contatto costante con i responsabili del Consorzi di difesa per monitorare la situazione e intervenire nel caso si sblocchino i finanziamenti nazionali.

«Il fondo di solidarietà – spiega Pierluigi Castiglioni, responsabile Territorio della Coldiretti di Milano e Lodi – è un ottimo esempio di collaborazione fra pubblico e privato. Da una parte infatti ci sono le polizze stipulate dalle aziende e dalle assicurazioni per coprire il rischio di eventuali danni da situazioni imponderabili, come vento e grandine, assolutamente non gestibili con la normale attività d’impresa. Dall’altra, pur mettendo a disposizione delle risorse, lo Stato risparmia perché evita contributi a pioggia: infatti in caso di calamità sono i privati a pagare. Negli ultimi anni a livello nazionale grazie a questo meccanismo sono stati risparmiati un miliardo e 200 milioni di euro di soldi pubblici. Il sistema è virtuoso, funziona e adesso si rischia di incepparlo in maniera pericolosa». Per le aziende agricole, infatti, si tratterebbe dell’ennesima mazzata dopo quelle subite con la spesa energetica, con i concimi e con il crollo delle quotazioni dei prodotti all’origine (di cui non hanno beneficiato i consumatori al dettaglio). Praticamente gli agricoltori si troverebbero una stangata del 50 per cento in più sulla polizza assicurativa. L’alternativa sarebbe quella di rischiare che una grandinata, o una tempesta di vento, distrugga il frutto di un anno di lavoro.

«Ci aspettiamo un intervento concreto della classe politica – spiega il Enzo Pagliano, Direttore della Coldiretti di Milano e Lodi – perché questo è un problema che riguarda il futuro delle nostre produzioni e del Made in Italy, che è troppo comodo citare solo quando si vuole fare bella figura. Bisogna dimostrare con i fatti di capirne il valore, anche economico, e provare che lo si vuole difendere davvero»