2 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Opere pubbliche

Piazza Duomo, i lampioni della discordia: il sindaco risponde

«A fronte dei vostri 400 'no', ho incontrato altre persone che li trovano gradevoli e apprezzano i lavori eseguiti. Inoltre la metà restaurata è uno spazio di cui i cittadini si stanno già riappropriando. Basta vedere, nelle belle giornate, le persone sedute sulle nuove panchine o i bambini che giocano, una scena che mancava da anni», ha detto Cavicchioli

BIELLA - «A fronte dei vostri 400 'no' ai lampioni, un campione rappresentativo ma pur sempre un campione, ho incontrato altre persone che li trovano gradevoli e apprezzano i lavori eseguiti. Inoltre la metà restaurata è uno spazio di cui i cittadini si stanno già riappropriando. Basta vedere, nelle belle giornate, le persone sedute sulle nuove panchine o i bambini che giocano, una scena che mancava da anni». Parole del sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, che ha preso carta e penna per rispondere i firmatari della petizione per la sostituzione delle luminarie di piazza Duomo.

Un progetto non modificabile
Il primo cittadino ha ripercorso le fasi del progetto, ricordando che si trattava di disegni che «facevano parte di una richiesta di finanziamento extra-comunale ottenuto dall'amministrazione precedente, visti e approvati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Questo – e lo sapevamo – era uno degli ostacoli principali alle modifiche possibili al progetto dell'architetto Paolo Sorrenti: la Sovrintendenza dispone per legge di 120 giorni di tempo per visionare eventuali nuovi disegni e non è detto che alla fine dell'iter si ottenga un via libera».

Disegnata da un professionista
Cavicchioli ha poi difeso le scelte prese: «La nuova piazza Duomo è stata disegnata da un professionista. Io che sono avvocato non ho titoli per contestare da un punto di vista oggettivo le sue scelte mentre i giudizi estetici, pur rispettabili, come il vostro sono soggettivi. Sarà uno spazio che la città e i cittadini potranno tornare a usare, non solo dal punto di vista formale, con la nuova intesa con il Capitolo della Cattedrale che ha prolungato da 50 a 99 anni l'uso pubblico della piazza. A mio avviso questo è un risultato importante, che arriva alla fine di un iter difficile e controverso ma di cui, al di là delle divergenze dal punto di vista estetico tra voi firmatari e il progettista, non si può non tenere conto».