18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Economia

Alessandro Barberis Canonico: «Qualche nodo da sciogliere per l'export del Made in Biella»

Brexit, accordo Tpa ed elezioni americane, sono questi i punti critici che l'Ad dell'azienda di Pratrivero mette sul piatto della 23esima edizione della fiera del tessile Milano Unica.

BIELLA - A poche ore dall'apertura della 23esima edizione di Milano Unica, abbiamo intervistato l'amministratore delegato di Vitale Barberis Canonico, che ci ha raccontato l'entusiasmo e la lieve preoccupazione che caratterizzano questa edizione della fiera del tessile.

Al termine dell'edizione di febbraio scorso le prospettive per il 2016 incoraggianti, a distanza di un semestre come si è mosso il mercato? E cosa ci si aspetta dalla prossima Milano Unica?
«Il mercato si è mosso bene, in generale ci sono state poche contrazioni, dovute principalmente a fattori geopolitici, vedi la Francia e il Belgio a causa degli attacchi terrostici. Vi è stata una crescita dell'alto di gamma e nonostante la piena occupazione degli States non vi è stata una crescita negli USA mentre Cina e Giappone sono cresciuti negli ordinativi. L'Europa è in stasi. Dalla prossima Milano Unica ci si aspetta che alcuni nodi siamo sciolti tra cui la Brexit, l'accordo TPA e le elezioni americane. Ci auguriamo che venga eletto un nuovo Presidente che imposti una politica economica che sia da traino anche per l'Europa. Dall'Asia ci aspettiamo un mantenimento della crescita.»

Milano Unica cambia sede, allestimento, look, come si pongono gli espositori di Ideabiella rispetto alle novità in cantiere? Come cambierà lo spazio biellese?
«Di fronte a una nuova sede, ci sono enormi aspettative, grande entusiasmo e lieve preoccupazione. Nello spazio di Ideabiella ci saranno maggior fruibilità dei servizi, spazi e migliorie. Inoltre ci saranno degli stimoli in più per i nostri clienti e i buyer: l'evento On Air, la mostra On Board a cura del giornalista de la Repubblica, Simone Marchetti, l'International Lab di Mittelmoda e il progetto 'The Fabric Program' in collaborazione con il CFDA».

Nel contesto attuale quale ritiene sia il reale impatto di un evento fieristico, e nel settore T&A quanTo conta ancora l'approccio diretto tra fornitore e cliente?
«La fiera è per tanti clienti l'occasione concentrata di vedere il complessivo sinottico di tutte le creazioni di Ideabiella che gli si offrono davanti per creare la propria collezione.  Il rapporto col cliente è alla base per la creazione di un prodotto adatto al mercato e alle necessità. Senza fiducia, stima e sviluppo non può esserci uno sviluppo del business solido e nel lungo periodo».

Quali sono al momento i mercati più promettenti?
«Italia, Giappone e Corea. Per gli stimoli e la creatività richiesti e per il gusto. Per l'innovazione, leadership che fanno stimolare le aziende nella creazione di nuove collezioni.»