1 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Commercio

Susta e Barazzotto difendono gli Orsi: «Inevitabili... E poi palasport gratuito»

Sacco di Confesercenti attacca gli amministratori pubblici del passato, che replicano alle accuse: città dell'acqua e del benessere, già nostri argomenti

BIELLA - Angelo Sacco, presidente di Confesercenti, nell’invitare l’amministrazione comunale a farsi parte attiva nel progetto di sviluppo commerciale del centro cittadino, individua nella politica del passato la principale causa dell’attuale crisi del commercio cittadino. La responsabilità risiede, secondo il presidente di Confesercenti, nell’aver fatto di tutto per aprire il centro commerciale gli Orsi. Un tema che in città fa da sempre discutere.

La risposta di Susta
«Quella che muove Sacco è una critica ricorrente – risponde l’ex sindaco di Biella ed oggi senatore per il Partito Democratico, Gianluca Susta – tipica di quella parte di città che ha creduto in passato che nulla dovesse o potesse cambiare. In quegli anni vennero fatte scelte ben diverse rispetto a quelle di una rassegnata città di provincia. E fu una scommessa che non riguardò solo la classe politica».

Parla l'ex sindaco
Alle parole di Susta fa eco un altro ex sindaco, Vittorio Barazzotto. Gli Orsi videro la luce durante il suo mandato da primo cittadino: «In quegli anni chiunque, la politica trasversalmente, i giornali e moltissimi cittadini insistevano perché si realizzasse un nuovo palasport. Far nascere gli Orsi alla periferia di Biella permise di ottenere in cambio la realizzazione di un impianto fra i più moderni in Italia ancora oggi. Ma c’è di più. Gli Orsi sarebbero stati costruiti lo stesso, di questo possiamo starne certi, magari soltanto qualche chilometro più a sud: non ci sarebbe stato il palasport e per il commercio nulla sarebbe cambiato. Sono fatti che non possono essere ignorati oggi nell’analizzare la situazione». E poi aggiunge: «Leggendo sui giornali a proposito del lancio de progetti di '015' in cui si parla di città dell’acqua e città del benessere, ricordo che quei concetti e propositi facevano già parte del mio programma elettorale del 2009 da candidato sindaco. Mi fa piacere che oggi, dopo sei anni, vengano condivisi, ma ciò conferma anche che si è perso molto tempo».