26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Il caso

Seab: il Pd vuole la testa di Belletti

Dopo l'esplosione del caso di assunzioni «con criteri soggettivi e non oggettivi» nella municipalizzata di raccolta rifiuti biellese, come denunciato in una lettera anonima da due dipendenti, il Partito democratico locale ha chiesto una «fase di verifica sulla reale rispondenza dell’organo esecutivo»

BIELLA – Dopo l'esplosione del caso di assunzioni «con criteri soggettivi e non oggettivi» nella municipalizzata di raccolta rifiuti biellese, come denunciato in una lettera anonima da due dipendenti, il Partito democratico locale ha chiesto una «fase di verifica sulla reale rispondenza dell’organo esecutivo di Seab».

Il comunicato del Pd di Biella è firmato dal segretario provinciale, Paolo Furia e dal responsabile Enti locali, Claudio Marampon. Per entrambi è necessario che la politica, oltre che alla magistratura e alle amministrazioni comunali azionisti di Seab, agisca e lo faccia subito. Per questo motivo i democratici hanno spiegato di ritenere «ineludibile chiarire i fatti in questione, in modo da fugare ogni dubbio su come si deve gestire una società pubblica, affinché tutto sia ineluttabilmente coerente con i concetti di trasparenza e legittimità».