19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'azione si è svolta tutta quando la maggior parte della città era già a letto

Massa, scontri tra ronde di destra e corteo di sinistra

Fermati due attivisti dei Carc: «La polizia ci ha caricati»

MASSA CARRARA - Notte di scontri tra attivisti di destra e sinistra, presidi sotto la questura, sit-in alla stazione, treni bloccati, «cariche ingiustificate di quelli della Digos».
Il teatro della contesa, finita per il momento con due fermi, una manciata di persone in ospedale a causa delle botte, è Marina di Massa. L'azione si è svolta tutta quando la maggior parte della città era già a letto. Nel corso della festa nazionale del partito dei Carc - Comitato di appoggio alla resistenza per il comunismo - che si è svolta nel parco 'Ugo Pisa', in viale delle Pinete, a partire dal 17 luglio e si conclude stasera, così come era previsto da giorni, è stato organizzato un corteo «contro le ronde fasciste».

GRUPPO SSS - Da giorni in città, ma non solo, anche su Internet e in diversi forum dedicati, si discute dell'attività del gruppo Sss-Soccorso sociale e sicurezza, che ha già svolto iniziative di pattugliamento, e che è animata da un consigliere comunale della Destra, il partito guidato da Francesco Storace. «I fascisti da tempo stanno rialzando la testa - spiega Rinaldo Valenti, segretario della sezione dei Carc di Massa - e non può essere possibile in una città medaglia d'oro della resistenza vedere persone che girano con il marchio delle Sss, che fa tornare alla memoria cose che non dovrebbero esserci più».

MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DALL'ASP - I problemi, ieri sera, però sono nati quando la manifestazione organizzata dall'Asp-associazione solidarietà proletaria, a cui hanno preso prete alcune centinaia di persone, si è conclusa poco distante da un bar molto noto a Massa come punto di ritrovo dei giovani di destra, «quelli con occhiali da sole e magliette a maniche corte aderenti». Schierati, a difesa dell'esercizio commerciale, però, c'erano diversi rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno evitato ai due gruppi contrapposti di venire alle mani.

«Da parte nostra c'è stato un lancio di sedie di plastica - si spiega dai Carc - forse qualche bottiglia. Ma quelli continuavano a fare il saluto romano e a farsi schermo con la polizia». Alla fine, comunque, dopo un po' tutto sembrava finito. Al ritorno nell'area della festa nazionale, in viale delle Pinete, però, la situazione è tornata a scaldarsi. «Abbiamo notato - racconta ancora Valenti - che c'erano delle persone sospette e così ci siamo rivolti agli agenti della Digos, che erano nei pressi e che conosciamo. Per tutta risposta, però, c'è stata una reazione scomposta. Ci hanno accusato, dato spinte».

Il risultato è stato che quattro esponenti dei Carc vengono portati in questura per accertamenti e poi per due di loro si procede al fermo e domani si terrà il processo per direttissima.

GLI ACCUSATI - Sotto accusa ci sono Samuele Bertoneri, 19 anni e Alessandro Della Malva, segretario regionale. I reati contestati sono di oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. «E' assurdo - sottolinea Valenti - Io stesso sono stato denunciato per non aver mostrato i documenti. I compagni non riescono a comunicare con l'esterno e anche per far visitare Della Malva da un medico dopo la manganellata che aveva preso alla testa, c'è stato il bisogno di organizzare un presidio sotto la questura e chiamare per due ore, ininterrottamente, il 118».

Lo stesso Valenti dice di essere stato «picchiato senza motivo dalla polizia». «Ho avuto colpi al costato, un forte calcio alla gamba. Il referto medico per me prescrive 5 giorni. E anche un altro compagno ha avuto lo stesso trattamento». Dopo l'interno della polizia i Carc hanno bloccato bloccato per oltre un paio d'ore la stazione ferroviaria di Massa, provocando ritardi per undici treni. «Adesso aspettiamo di capire che tipo di provvedimenti saranno presi - spiega Valenti - siamo pronti a organizzare una nuova manifestazione di solidarietà».