18 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Previdenza sociale

Inps e ricorsi sulle prestazioni erogate nel Vercellese

Il Comitato Provinciale Inps ha smaltito le pratiche arretrate e da settembre dovrebbe riprendere la normale attività

VERCELLI - Sono ripresi i lavori del Comitato Provinciale Inps che esamina i ricorsi contro il diniego dell'Istituto espresso sulle varie prestazioni erogate. L'attività del Comitato era fermo dal novembre 2014 e, di conseguenza, aveva accumulato ritardi nell'esame delle pratiche. Ciò ha creato problemi all'utenza, ma si è trattato di un ritardo non imputabile all'Inps bensì ad alcune associazioni di rappresentanza che avevano tardato a nominare il proprio rappresentante all'interno del Comitato. La Cgil Vercelli Valsesia ha accolto con favore la ripresa dei lavori, avvenuto con impegno e con una serie di sedute ravvicinate delle Commissioni per garantire il recupero degli arretrati e la ripresa regolare dei tempi d'esame delle pratiche.

ARRETRATI - Nel corso delle sedute di lunedì 22 giugno, di giovedì 2, martedì 7 e venerdì 10 luglio, sia il Comitato provinciale che le varie Commissioni hanno esaminato 60 ricorsi tra sanitari e amministrativi. Nelle riunioni sono state approvate anche le richieste di posticipare i versamenti contributivi per le ferie collettive, maturate in aziende che ne hanno fatto richiesta. È stato approvato un ordine del giorno indirizzato agli organi competenti, teso a dirimere il problema del diritto alla pensione attraverso l'opzione donna. Questa scelta prevede il requisito per la pensione con 57 anni di età (58 se la lavoratrice è autonoma) e 35 anni di contributi, ma con differimento della decorrenza della pensione (finestra di uscita) di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome, limitando di fatto al 2015 il termine per usufruire della prestazione. La Cgil Vercelli Valsesia evidenzia che «l'ordine del giorno discusso auspica un'interpretazione più estesa dell'opzione donna che possa garantire, a chi matura i requisiti entro il 2015, il permanere del diritto anche se la decorrenza per effetto della finestra si protrae nel 2016 e nel 2017. L'effetto di tale interpretazione più estensiva, inoltre, non determinerebbe maggiori costi per l'economia previdenziale. La prestazione liquidata con il metodo contributivo può subire una decurtazione della pensione che verrà liquidata del 25-35 percento». Prima della chiusura per la pausa estiva è stata fissata un'ulteriore seduta del Comitato Provinciale Inps per l'esame dei ricorsi sanitari. Da settembre, con la ripresa normale delle attività, i lavori del Comitato dovrebbero proseguire senza più l'incombenza dell'arretrato.