Veneto, Zaia: «Non abbiamo fatto legge per provocare»
Esposizione della bandiera veneta negli uffici pubblici: «L'impugnazione? Figlia di un atteggiamento fuori dal tempo e dalla storia, dettato solo dall'ossessione»
VENEZIA - «Noi non abbiamo fatto una legge per provocazione, ma perché siamo convinti che serva semplicemente a mettere un po' d'ordine». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito dell'impugnazione di Roma sulla legge regionale che prevede l'esposizione della bandiera veneta negli uffici territoriali dello Stato.
BATTAGLIA GANDHIANA - «Il Veneto - ha spiegato - si è dotato di una legge che si tradurrà in regolamento. E sono i regolamenti a stabilire quali bandiere vanno esposte negli uffici statali. Il fatto è che mi sembra sia diventato un problema nazionale. Noi lo difenderemo con il sorriso in bocca e con una battaglia gandhiana in Corte Costituzionale, perché, se perde il Veneto, perdono tutti. L'impugnazione? Figlia di un atteggiamento fuori dal tempo e dalla storia, dettato solo dall'ossessione».
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