18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Immigrazione

Situazione esplosiva in Veneto: in arrivo altri 1.400 migranti

Malumore tra i sindaci e tra gli stessi migranti già accolti a Cona. Il sindaco attacca il governo e Zaia chiede di bloccare i porti e di dirottare le navi delle Ong verso la Francia

Situazione esplosiva in Veneto: in arrivo altri 1.400 migranti
Situazione esplosiva in Veneto: in arrivo altri 1.400 migranti Foto: ANSA

VENEZIA – L’arrivo di 12 mila migranti sulle coste del sud Italia avrà ripercussioni dirette anche in Veneto. In regione infatti, come confermato dal prefetto di Venezia Carlo Boffi, ne saranno dirottati 1.400. Una situazione potenzialmente esplosiva, che ha già creato diversi mal di pancia sia tra i cittadini che tra gli amministratori locali. E, notizia dell’ultima ora, a protestare sono gli stessi migranti già ospitati in Veneto: venerdì mattina hanno bloccato l’accesso all'ex base militare di Cona dai richiedenti asili presenti nella struttura (oltre 1.500). Troppi, a loro modo di vedere, i disagi patiti a causa del sovraffollamento per riuscire ad accogliere altre persone.

Il sindaco di Cona Alberto Panfili attacca il governo: «Le parole del ministro Minniti sono state disattese. Ogni azione governativa è stata disattesa. Una commissione parlamentare ha dichiarato che questa base doveva essere chiusa. Che fine ha fatto questa decisione? Perché i migranti continuano ad arrivare?».

Sul tema immigrazione si registra anche l’intervento del presidente della Regione Luca Zaia, che sulla sua pagina Facebook scrive: «Dov’è la Ue? Dov’è il Governo italiano? Davvero contiamo così poco? Ma non avevamo raggiunto una intesa? Date ascolto a me: porti bloccati, navi delle Ong dirottate sui porti francesi e la magistratura a indagare su questi traffici davvero opachi».