Delegazione turca in visita al Centro tori di Moruzzo
Riferimento nazionale per la riproduzione della pezzata rossa italiana. L’incontro è stato un successo
MORUZZO - Razza particolarmente amata in Italia, la Pezzata rossa italiana spopola ormai ben oltre i confini nazionali tanto da spingere giorni fa una folta delegazione di distributori, veterinari e imprenditori turchi a visitare il Centro tori di Moruzzo, gestito dall’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia. Nel corso degli ultimi due anni il centro ha esportato ben 140mila dosi di materiale seminale in Anatolia e la visita dei giorni scorsi è la premessa affinché il rapporto commerciale prosegua e perché no cresca ancora.
L’incontro è stato un successo
«Abbiamo accolto una delegazione di 25 persone - racconta Antonio Menegoz, direttore del centro collinare - desiderose di visitare il nostro sito, di vedere i tori, di approfondirne la genetica». L’incontro è stato un successo. «Ci sono tutte le condizioni, come detto, perché il rapporto commerciale vada avanti. Considerata anche la spiccata propensione all’allevamento della Turchia: se fosse un Paese europeo, sarebbe il primo per popolazione zootecnica» sottolinea Menegoz spiegando quanto promettente sia il business avviato con i turchi dal centro che complessivamente produce circa 300 mila dosi di materiale seminale all’anno, un terzo delle quali in media finisce oltre confine.
Riferimento nazionale per la pezzata rossa
«Nato negli anni ’70 a sevizio degli allevatori regionali, il centro nel tempo si è saputo ritagliare un posto al sole a livello nazionale divenendo punto di riferimento per la pezzata rossa italiana» conclude Menegoz ricordando che il materiale seminale fornito dal centro è fondamentale per la riproduzione dei capi, effettuata ormai al 95% con la fecondazione artificiale, ma anche per il loro miglioramento genetico.