20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Università di Udine

E' di Tavagnacco il miglior studente del 3° anno di Ingegneria elettronica

Brendon Kasi è il vincitore per l’anno accademico 2016/17. Graduatoria redatta secondo criteri di merito

UDINE – È Brendon Kasi, di Branco di Tavagnacco, il miglior studente del terzo anno di corso di laurea in Ingegneria elettronica per l’anno accademico 2016/17. Grazie al merito scolastico, si è aggiudicato il premio di studio in memoria di Mauro Doneddu, del valore di 2.500 euro, indetto dalla famiglia e dagli amici di Mauro Doneddu, in collaborazione con il dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine. La cerimonia di consegna del premio si è svolta mercoledì, nel polo scientifico dell’ateneo di Udine, alla presenza dei famigliari e amici di Mauro Doneddu e del coordinatore del corso di laurea in Ingegneria elettronica, Pier Luca Montessoro.

La graduatoria per l’assegnazione del premio è stata redatta secondo criteri di merito. Al concorso per l’assegnazione del premio sono stati ammessi tutti gli studenti regolari iscritti nell’anno accademico 2016/17 al terzo anno del corso di laurea triennale in Ingegneria elettronica che avessero conseguito entro marzo 2018 almeno 60 crediti formativi, con una media sui crediti acquisiti negli esami sostenuti pari a 24/30. Nato a Paluzza da madre carnica e padre sardo, Mauro Doneddu ha operato per quasi trent’anni nel settore informatico e telecomunicazioni lavorando in Olivetti, Telecom Italia e Wind. Punto di riferimento tecnico e consulenziale per molte aziende del territorio, a quasi dodici anni dalla sua scomparsa è ancora ricordato da molti amici, colleghi e clienti, oltre che per le profonde competenze, per la correttezza, l’etica ed il grande senso civico.

«Di carattere a volte spigoloso, Mauro Doneddu – ricordano i promotori del premio - alle persone che guadagnavano la sua fiducia dava tutto e molti gli sono grati per quello che hanno ricevuto dal punto di vista sia professionale che umano. Ci auguriamo che il vincitore del premio possa avere la stessa sua visione del futuro».