18 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Dal 18 novembre al 24 febbraio 2019

Al Teatro Verdi di Trieste arrivano le ‘Lezioni di Storia’

L'evento inizierà domenica 18 novembre e si concluderà il 24 febbraio 2019, con inizio alle 11

TRIESTE - La ‘Rivoluzione’ raccontata attraverso gli eventi che ne contrassegnarono la storia  e che portarono importanti cambiamenti, a partire dalla rivoluzione francese del 1789 fino alla rivoluzione democratica del 1989, sarà il tema centrale del nuovo ciclo di ‘Lezioni di Storia’ che inizierà domenica 18 novembre e si concluderà domenica 24 febbraio 2019, con inizio alle 11, nella  tradizionale e suggestiva cornice del Teatro Verdi, nella 'Sala grande'.

IL CICLO DI 'LEZIONI' è promosso dal Comune di Trieste, ideato e progettato dagli Editori Laterza, con il contributo della Fondazione CRTrieste e con la media partnership de ‘Il Piccolo’. L'iniziativa è stata presentata in Municipio dall'assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi assieme a Lodovico Steidl per le Edizioni Laterza, il presidente della Fondazione CRTrieste, Tiziana Benussi e al vicedirettore de Il Piccolo, Alberto Bollis. «Le rivoluzioni portano grandi cambiamenti per tutti in ogni epoca, in tanti Paesi – ha detto l'assessore Rossi – e fanno sorgere in noi delle responsabilità legate alla crescita e ai valori che non devono andare perduti. Tutt'oggi, in un momento di cambiamenti, a volte preoccupanti, dobbiamo conservare lo spirito critico necessario e costruttivo in tutte le situazioni, anche a livello istituzionale, per aiutare ad evolverci in senso positivo».

RIVOLUZIONI E CAMBIAMENTI che devono stimolare a una interessante riflessione proprio grazie a iniziative di questo genere, ha poi sottolineato la presidente Benussi, che hanno dimostrato di saper attrarre il grande pubblico già in tutte le edizioni precedenti e che meritano di essere sostenute. ‘Lezioni’ che hanno sempre registrato il tutto esaurito – ha poi ribadito Bollis – a significare che Trieste è una città recettiva verso questo filone culturale, tanto è vero che, grazie alla collaborazione del Comune, è stata aperta al pubblico la 'sala grande' del Teatro Verdi per soddisfare l'importante affluenza in tutti gli appuntamenti. Inoltre quest'anno, ha precisato ancora Bollis, 20 lettori registrati nella 'comunità' de Il Piccolo (che ha già raggiunto i 17000 iscritti) avranno la possibilità di avere i posti nelle prime fila del Verdi.

LODOVICO STEIDL, che ha quindi illustrato il programma degli incontri che prevedono gli interventi di illustri relatori, ha puntualizzato come il ciclo di Lezioni di storia sia un 'bel regalo' per tutti i cittadini, poichè l'ingresso gratuito non è una banalità. In molte città (come ad esempio a Udine o a Roma) su circa 15 città italiane che ospitano l'iniziativa, l'ingresso non è gratuito, questo grazie alla stretta collaborazione con il Comune e la Fondazione CRTrieste. «Il nuovo ciclo di Lezioni – ha spiegato Steidl - sarà dedicato alle rivoluzioni moderne e contemporanee e vedrà impegnati alcuni dei piu importanti storici italiani. Sei puntate, due secoli di fratture improvvise e profonde, di mutamenti radicali nelle convinzioni e negli ideali prima ancora che nei regimi e nei sistemi politici».

PERCHÈ SCOPPIANO LE RIVOLUZIONI? E cosa rimane quando il frastuono delle armi e dei proclami lascia il passo a un nuovo regime? Ogni rivoluzione è un racconto costruito attorno a personaggi e a fatti ‘quotidiani’ che all’improvviso si fanno straordinari. Se mai esistono nella storia tempi ‘normali’, le rivoluzioni rappresentano fratture profonde e a volte improvvise. Mutamenti radicali nei sistemi politici, nelle convinzioni e nelle abitudini diffuse, a volte anche nella distribuzione delle risorse. Ci sono uomini e donne che si battono per una idea – antica o nuova che sia – e che spesso sono disposti a tutto per realizzarla. Luigi Mascilli Migliorini aprirà il ciclo domenica 18 novembre con una lezione sulla Rivoluzione francese, spartiacque temporale tra l’età moderna e l’età contemporanea. A seguire Alberto Mario Banti, domenica 16 dicembre, si soffermerà sulla ‘primavera dei popoli’ che infiammò l’Europa tra il ‘48 e il’49. Il 13 gennaio sarà la volta di Angelo D’Orsi che racconterà la rivoluzione che portò alla fine dell'Impero Russo e alla costruzione del ‘primo Stato socialista della storia’. Emilio Gentile, domenica 20 gennaio, si occuperà dell’insurrezione fascista. I moti del ’68 saranno invece l’oggetto della lezione di domenica 10 febbraio che sara tenuta da Marcello Flores. A chiudere il ciclo sarà Valentine Lomellini con gli eventi che nell’autunno del 1989 portarono al crollo del regime comunista in Germania. A introdurre gli storici saranno giornalisti de ‘Il Piccolo’: Pietro Spirito, Arianna Boria e Alessandro Mezzena Lona. L’ingresso e libero fino a esaurimento posti.

PROGRAMMA - www.triestecultura.it